L’Albergo del popolo
Alberghi tu come un braciere.
Nel mio cuore come cenere,
che brucia i sentimenti e i ricordi.
Com’è bella la tua fiamma!
Com’è toccante ogni tuo dramma!
Le tue creature d’amor son ingordi
Qual bell’albergo!
È la terra, dove mi ergo.
Pian piano come una palma.
Verdeggiante e piena di frutti.
Qual casa dei miei giorni perduti!
Tra euforia, illusioni e calma
Non sarai tu il grande cenacolo.
Tu, l’albergo del popolo…
II mercatino, il giardino e la scuola.
Sento un grande rumore…
Ma il mio silenzio è pregno d’amore.
Nulla, nulla più mi consola
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