Viviamo in paese
bello e ricco. Ma percepiamo solo povertà e bruttezza. Noi giovani e non
solo adoriamo questo paese le cui storie sono infinite e i cui misteri sono
irrisolti. Mauna cosa mi permetto d dire a nome di tutta la gioventù, a chi ci
governa e a chi si accinge di farlo : le nostre vite non sono merci, siamo
esseri umani.. Abbiamo una dignità, un sentire, un percepire il mondo e i suoi
fatti. A tutti quelli che ci governano diciamo vergognatevi: avete rubato le
nostre speranze. Vi dovete sciogliere nella vergogna e sparire da questo mondo.
Non vi perdoniamo nulla. Le nostre vite sono care e i nostri cari sono
invendibili. E a tutti quelli che si accingono di governarci diciamo quanto
segue: i movimenti hanno un inizio e una fine. Se essi non riescono nel loro
intento, ciò vuol dire che non sono stati degni di tale impresa. Devono
scomparire dalla storia e lasciare lo spazio ad altri soggetti più capaci. Mi
sta a cuore la causa della gioventù e vorrei celebrarla con due versi:
Appesi ad un grappolo verde
Vorrei darti il mio cuore…
Tu che sei la speranza
Oh giovane, com’è bello l’amore!
Tu che sogni la fratellanza
Chi darà ascolto ad ogni tua istanza?
Lo Stato, lo Stato è corrotto!
E tu piangi a dirotto…
Com’è si può morire nella propria stanza
Eppure di ricchezza questo paese
Trabocca, trabocca…
D’arte e di genio che son l’arnese
Cantate con me questa filastrocca
I politici sono matti e il popolo
È più matto quando si arrende
Com’è sei bello oh grappolo!
Sei il vino e il veleno verde
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