Nota del 29/12/13 sul problema dell'immigrazione in Italia e la sua strumentalizzazione
Da qualche giorno sia prima che dopo Natale ho notato un ritorno di propaganda e di fermento. Alcuni esponenti del partito presunto di sinistra- il cosiddetto PD , andare ai centri dove sono incarcerati i profughi, a dimostrare la vicinanza dell'ex "partito comunista". Qualcuno si è arruolato pure come cameriere. Vedete qui io vedo la propaganda. Simili atti mi ricordano le dittature dei feroci tiranni del terzo mondo. Nell'Europa del terzo millennio, non c'è bisogno di ciò. La propaganda dell'Istituto luce risale al fascismo. E' un fatto del passato. Le persone umane del terzo millennio hanno bisogno di risposte e di diritti certi. Di certezze e di rispetto. E non di propaganda in vista magari di prossime probabili elezioni. Sul discorso degli immigrati non bisogna fare demagogia. La gente ne ha abbastanza. Qui abbiamo bisogno di lavoro e di diritti. La classe politica attuale - e la coscienza collettiva- non sono in grado di affrontare in modo serio e sistemico Il problema dei profughi e dell'immigrazione, in questa fase di profonda crisi economica e morale, il quale va sempre risolto in loco. E ripeto in loco, prevenendo cosi l'arrivo massiccio di profughi e la conseguente incapacità degli Stati d'accoglienza nell'affrontare l'insidioso problema della loro difficile, e spesso impossibile, integrazione. Abbiamo di fronte delle grandi sfide : il problema del debito e delle disuguaglianze sociali, la riforma della costituzione dell'Unione europea- e qui c'è da dire e da fare molto - anche alla luce delle ultime dichiarazioni della Merkel che ha accusato i paesi che rifiutano la sua politica del rigore di essere dei paesi " comunisti, e infine occorre richiamare le coscienze- e direi qui tutte le coscienze del paese, a voltare pagina: basta con l'egoismo sfrenato che ci ha portato all'attuale precipizio dove ci troviamo ora.
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