J’accuse del 14/01/14, il mondo arabo tra finzione e realtà
Che tristezza vedere tutto il mondo arabo travolto da una
tempesta sconvolgente!
Eppure abbiamo parlato di primavera araba e di Rivoluzioni
nazionali contro dei dittatori che godevano del solo sostegno delle cancellerie
occidentali. Vi ricordate di Mobarak e di Ben Ali considerati dei veri baluardi
contro il terrorismo e i fratelli mussulmani? Ma chi sono questi fratelli
mussulmani e perché si continua a denigrarli?
E infatti la primavera araba è partita proprio dalla vicina
e verde Tunisia per estendersi in Egitto. Erano i giovani i suoi protagonisti.
Non centrava nulla la religione o altro. Avevano infranto il muro del silenzio
e del terrore: c’era bisogno di un vero e proprio cambiamento, di libertà e di
democrazia, perché la gente non ce la faceva più. La vittoria della rivoluzione
tunisina e egiziana colse alla sprovvista il mondo imperialista. Non mi
dilungherò cari amici. Quello che abbiamo visto in Libia, in Siria e altrove ha
visto il trasformarsi del vento della rivoluzione in tempeste radenti, ben
programmate e generate da coloro che vogliono che il mondo arabo rimanga diviso
e lacerato. Quanto alla Costituzione proposta dal generale golpista Sissi,
attuale regista politico in Egitto, essa rientra in questo disegno
restauratore, conservatore e destabilizzatore del mondo arabo. Naturalmente
tutto questo va a favore dei suoi nemici storici. Gli strateghi dell’Occidente
passano le loro notti a tramare e a mettere gli uni contro gli altri : curdi
contro arabi. Sunniti contro sciiti. Iran contro i paesi del Golfo . Cristiani
contro mussulmani. Ortodossi contro cattolici. L’obbiettivo finale è quello di
regnare. Divide et impera.
Come si può accettare la destituzione del presidente Morsi democraticamente
eletto?
Cos’è la democrazia?
Allora è anche il caso di dire che Pinochet aveva ragione e
Allende era uno sporco comunista?! Quello che osservo con dispiacere è che
l’attuale dirigenza mondiale sta commettendo una serie d’errori che costeranno
tanto all’intera umanità. L’Egitto, la
Libia , il Sudan, il Libano, e domani forse l’Iran sarà
attaccato. Per non parlare degli altri focolai accesi negli altri
continenti.
C’è bisogno di un cambiamento di rotta, direi di una svolta
storica nelle Relazioni internazionali.
Ma gli attuali attori sono cosi squallidi. Sono degli
incapaci, Peccato.
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