Abbiamo già previsto uno scenario simile nel mio J'accuse
del 22/02/14, riguardo quello che si sta delineando oggi in Crimea. I russi non
vogliono vedere la loro patria e i loro interessi strategici sgretolarsi in
nome di quelle chimere della libertà e della democrazia che le cancellerie
occidentali stanno usando per annettersi ed occupare dei paesi tradizionalmente
alleati di Mosca. Questa regia è condotta in modo machiavellico da Washington,
Parigi e Londra. Come sappiamo è stata efficace a rimuovere dei dittatori
nemici del mondo occidentale, nel mondo arabo, per colpa di politiche colonialistiche
ingiuste nei confronti della nazione araba. L'Iraq prima, la Libia , l’Egitto e la Siria ne sono un'allegoria
di quest’orrore, che chiamerei il nuovo ritorno al colonialismo. Ma usare la
stessa strategia con la Russia
volta a circondarla, ad indebolirla e magari ad occuparla, facendo scoppiare
l’odio, le guerre civili nei suoi confronti sia nei paesi confinanti, sia tra
le sue stesse componenti etniche, religiose e nazionali è un’idiozia
imperdonabile. I russi non possono rinunciare alla Crimea per la sua importanza
strategica e storica. Ne hanno già fatte due guerre in passato per conquistarla. La
prima fu tra il 1854- 1856 e la seconda fu fatta dalla stessa armata rossa per
cacciare i traditori al servizio dei capitalisti ed imperialisti capeggiate dal
generale Wrangel. Nessuno vuole negare
che la Crimea
sia la patria eterna dei tartari. Ma affermare e riconoscere i diritti dei
popoli, non può servire per annientare i nemici. Ricordo una famosa frase detta
dal presidente Reagan, quando incominciò la sua battaglia contro l’Unione
sovietica. Disse: che essa è l’impero del male! Se oggi vedo la povertà
dilagante e la disperazione che si stanno diffondendo negli stessi Stati Uniti d'America e nel mondo per colpa di un sistema economico iniquo, impazzito e disumano al servizio
delle oligarchie e di poteri occulti; se vedo quello che succede in Egitto, in
Siria ed in Palestina: le stragi quotidiane, per colpa delle stesse politiche
varate dagli americani e dai loro alleati sionisti; se vedo la stessa Africa sempre
ignorata, stuprata ed emarginata dal modo occidentale, allora dico che
quell’impero del male è dentro coloro che oggi affermano d’essere loro i
bastioni della libertà e i liberatori dei popoli.
Commenti
Posta un commento