Sulla Crimea l'intero occidente sbaglia nel voler allargare la sua
egemonia fin dove storicamente e politicamente la Russia è stata sempre
egemone e presente.
L'impresa ha un chiaro
obiettivo: istallare le proprie basi in Ucraina per minacciare la Russia. Toglierle
la Crimea : il
suo solo sbocco verso il Mar nero e il Mediterraneo. Vedo nelle manovre delle
cancellerie occidentali quell'aggressività e quelle minacce che erano
paradossalmente tipiche dei regimi totalitari degli anni trenta. Faccio
appello al senso critico dei popoli occidentali di fermare i loro governi prima
che sia tardi. Il mondo intero potrebbe scivolare verso un terzo conflitto
mondiale. Ricordo bene a quest'ultimi che ci sono tante ingiustizie nel mondo,
tanti popoli che soffrono dell'occupazione e dell'oppressione dei tiranni che
spesso sono assoldati e sostenuti grazie alle loro armi e alle loro politiche
imperialiste. Faccio mia l'osservazione ironica del ministro degli Affari
esteri russo Lavrov: L'importanza della Crimea alla Russia è maggior di quello
che potrebbero rappresentare i Falkland in Sud-America per l'Inghilterra o il
Kosovo per la Francia
e l'Italia nell'Europa meridionale. Ricordo, però, infine che la crisi della Crimea non è l'inizio di questo braccio di ferro, ma la fine di
una serie di crisi scoppiate in questi ultimi anni, in cui la Russia ha avuto una
posizione totalmente diversa dai paesi occidentali. La guerra può essere
scongiurata se si riconoscerà l'egemonia russa su quell'area del mondo e si
ricomincerà lavorare per un mondo più cooperativo, più giusto e più
multilaterale.
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