L'aumento dell'accattonaggio è un segnale della gravità
della crisi economica, sociale ed etica che attraversa non solo l'Italia ma il
mondo intero. Tanti praticano l'accattonaggio per non hanno una fonte di vi
sostentamento, o peggio ancora ci sono anche quelli che ne fanno un mestiere
per accumulare i soldi. Tollerare o no l'accattonaggio? Questo fenomeno c'inquieta. Non possiamo
vivere in un modo di disuguaglianze e d'irresponsabilità dove in un angolo
della strada troviamo che ci chiede aiuto. La nostra coscienza ci obbliga a
darle una mano. Ma lo Stato?
Lo Stato è incapace di risolvere questo problema dei
disperati che arrivano in massa al bel paese, da noi ormai visto come il paese
delle crisi perenni, delle fregature, dei raccomandati, dei partiti corrotti,
delle mafie e di un falso moralismo e perbenismo che ci hanno portati al precipizio.
Creditemi l'aumento di questo fenomeno è un segnale d'allarme che ancora le
nostre autorità non hanno percepito. Ho avuto già
modo d’ammonire sulla gravità di tale fenomeno qualche tempo fa. Occorre,
quindi, agire e trovare delle soluzioni in loco per diminuire questi flussi
migratori che non hanno un futuro d’integrazione, data la scarsità delle
risorse attuali e la gravità della situazione economica che l’Europa il mondo
intero stanno attraversando. L’integrazione degli immigrati è un’operazione
complessa, un processo faticoso e graduale. Se si dovessero ricevere altri
disperati, lo Stato italiano, direi l’Unione europea, si devono assumere la
responsabilità di darli una vita dignitosa, e magari facilitarne l’integrazione
nei tessuti sociali ed economici dove arrivano: diversamente lasciarli per le
strade a praticare l’accattonaggio, è un grande segnale d’inciviltà. E' una vera e propria decadenza morale e politica ed economica del vecchio continente.
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