Solarità
Dolce solarità
Come i tramonti e le albe
Sento il sole tra le dita
E il dolore d’ogni ferita
e le gioie immense e acerbe
Non sono io quel morente!
Che cala ad occidente
E poi si rialza grandioso
Che cosa sono il tempo e lo spazio?
Se io ho già superato ogni strazio?
Io quel solare tenebroso e luminoso
Non sono io quel nascente?
La cui speranza è crescente
Muoio, nasco, rinasco e muoio
E la mia religione è solarità:
amare ed illuminare l’umanità
in un interminabile sogno
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