E’ giusto e doveroso celebrare il D-Day. Una colossale
impresa bellica compiuta da uomini coraggiosi che combattevano per la libertà e
la democrazia. Allora l’America era, con tutti i suoi difetti e contraddizioni
un grande paese che affascinava con la sua storia, con i suoi valori, con i
principi di libertà e democrazia di cui era portatore e difensore. Non vi dico
altro: tutto è contenuto nella Carta Atlantica. Era una specie di Road Map che
Roosvelt e Churchil scrissero in pieno mare atlantico davanti alle coste
canadesi, nel lontano 1942.
In essa il modo del dopoguerra, vinto dagli alleati sarebbe
stato, sarebbe stato un mondo di stati liberi e democratici. Il diritto all’autodeterminazione
dei popoli era garantito. E questo aveva sancito per sempre la fine di ogni
colonialismo? Oggi i “grandi del mondo occidentale” si sono incontrati sulle
spiagge della mitica Normandia. Devo dire però che i personaggi odierni non
hanno più la stoffa il coraggio di una volta e nemmeno gli stessi ideali, nonostante
le cerimonie siano pompose e colorite. Perché
però l’occidente ha tradito sé stesso? Noi viviamo da qualche tempo in un mondo
pieno di miserie, d’ingiustizie e di complotti, un mondo in cui il più forte
sfrutta e maltratta il più debole e spesso proprio in nome di quegli stessi interessi
e di quelle servitù instaurate e volute proprio dalle democrazie occidentali:
nel mondo arabo-islamico, in Africa, in America latina e altrove. Oggi, però, assistiamo
ad un risveglio degli sfruttati e di forze nuove- emergenti che rifiutano i
dictat dell’Occidente, ma anche al lento ed ineluttabile declino di quest’ultimo,
e non a caso si cerca di ravvivare alcuni miti del passato per trarne qualche
beneficio; ma la verità è ben altra: la stella dell’Occidente si sta spegnendo,
perché esso ha tradito i suoi stessi principi fondatori, perché non governa più
lo sviluppo del mondo e la macchina gli sembra sfuggita di mano, perché esso
non ha risolto i problemi economici che attanagliano i popoli della terra e i
suoi popoli, perché esso non ha trovato ancora la via di uno sviluppo armonico,
sostenibile e solidale con tutti i continenti della terra, perché esso ha sostenuto
e sostiene le dittature politiche più efferate che infestano l’Africa, l’Asia e
il sud-America, perché esso, infine, rifiuta di usare gli stesi mezzi che lo
hanno reso grande e dominante, proprio come nel caso del D-day, per costruire
un mondo migliore senza ingiustizie e disuguaglianze.
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