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Nota del giorno 12/07/14 Sulla dittatura militare in Egitto e nel mondo arabo
La centralità
dell'Egitto nel mondo arabo è indiscutibile, ma non è per forza insostituibile.Per avere un'idea chiara di quello che sto per dirvi è che solo in una
città immensa come il Cairo si trovano intellettuali, scienziati, giornali e
riviste, scrittori, medici che equivalgono numericamente quelli che si trovano
in tutto il medio - oriente. L'importanza di una grande nazione è tuttavia, direttamente
proporzionale al grado di libertà e di rispetto dei diritti umani di cui gode.
Ma quando questa stessa nazione non riesce a respingere un grave attacco alla
sua stessa vita e alle sue istituzioni democratiche e si divide in sostenitori
dei generali golpisti e sostenitori della legalità democratica,
quale quella del presidente deposto Morsi
, allora qualcosa non va bene. Allora si potrebbe dire che questa nazione è
ancora malata e non riesce a guarire da un male che si chiama la dittatura
militare e la prepotenza. L'intero popolo , in tutte le sue espressioni
religiose, culturali ed etniche, così facendo, rinuncia a sé stesso e si offre
senza resistenza alle fauci delle belve più feroci. La Storia recente dell’ Egitto
è così triste e scandalosa, piena d’orrori e di violenze, e pure questo paese
aveva e, non so se ha ancora, una grande missione nella storia del mondo arabo:
guidare quel processo di affrancamento degli Stati nazionali arabi dal soggiogo
imperialista sionista e occidentale, liberare la Palestina, e contribuire
all'unificazione del mondo arabo. In questo contesto, e in relazione al titolo
di quest’articolo, devo subito osservare come gli eserciti nazionali nel mondo
arabo sono sempre serviti agli imperialisti d’ogni specie e stirpe di mutare il
corso e la storia dei popoli arabi. Se qualcuno ci vuole far capire che il
ritorno dei militari al potere, dopo la grande rivoluzione egiziana, è un fatto
interno egiziano, si sbaglia e di grosso. La Comunità internazionale
doveva essa stessa per prima condannare il colpo di Stato e il massacro degli
egiziani e negare ogni riconoscimento ai generali egiziani. Così come doveva
indignarsi e condannare Israel oggi che uccide i palestinesi
. In una democrazia
normale sarebbe avvenuto questo, ma ci sono democrazie e democrazie e interessi
correlati, così come esistono paesi di serie A e quelli di serie B.
L’Istituzione militare egiziana è stata presentata dai mass media del regime
come “ Salvatrice della Patria” “ Istituzione eroica”. A scapito di chi? I suoi
soldati continuano ad uccidere il popolo egiziano per dare soddisfazione a
coloro che vogliono la divisione, le guerre civili, l’indebolimento del mondo
arabo… Io, dopo aver visto quello che hanno fatto al popolo egiziano e agli
arabi in generale, dopo aver visto la loro indifferenza verso le sofferenze dei
palestinesi e dei siriani..., li dico una sola cosa: siete dei vigliacchi.
Siete degli assassini spietati che devono essere fermati. Siete il disonore
della nostra nazione e di tutta l'umanità.
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