J’accuse del 30/12/14 sulla conferenza stampa del presidente
Renzi
Abbiamo visto un Renzi come Erdogan in Turchia: spara sui
giornali e gli editorialisti
che non la pensano come lui. E dice: mi vogliono impedire a fare le riforme. Un
metodo che si avvicina a quello chiamato “Boffo”? E’ un altro stile altrettanto
spavaldo e convincente! un Renzi
sicuro di sé, trionfalistico ma anche pragmatico fino alla noia. Ma la domanda
che sorge subito è che: ritroviamo o no
l’Italia che viene dipinta dal presidente del consiglio nelle sue parole?
Riscontriamo e sentiamo ciò che sente lui; lui appunto il timoniere di
quest’Italietta che soffre di decenni di sperperi, di malgoverno e di
corruzione politica? O insomma, Renzi non è altro che il continuatore di quelle
stesse politiche clientelari, propagandistiche e emergenziali che abbiamo
conosciuto finora? A mio modesto avviso, finora non si è visto un granché di
quello che è stato preannunciato dal Renzi, salvo un mosto pacchetto di leggi e
di leggine varate a favore dei suoi amici imprenditori, quelli proprio che lo
hanno sostenuto fino alla conquista di Palazzo Chigi
. Ne cito a titolo d’esempio il provvedimento sblocca Italia, il quale rimane
molto criticato perché se da una parte vengono semplificate le procedure
amministrative volte a favore le imprese, dall’altra vengono depauperati gli
enti locali e trascurate gli aspetti molto importanti che riguardo la tutela
dell’ambiente e la salute delle comunità locali. La vicenda del petrolio della
Basilicata è emblematica e le proteste e i presidi della popolazione sono
tutt’ora in corso. L’affarismo e la crescita ad ogni costo caratterizzano le
politiche renziane. A mio modesto avviso, occorre puntare non solo alla
semplificazione amministrativa, ma anche alla tutela del patrimonio
paesaggistico, monumentale e archeologico di cui l’Italia è maestra nel mondo.
Inoltre bisogna smetterla con la politica dei proclami e degli annunci e
cominciare a pensare come dare lavoro ai giovani e un reddito di cittadinanza a
chi è rimasto fuori dal mondo del lavoro.
Insomma Renzi ha imparato bene l’arte della mistificazione e
della propaganda dal suo predecessore Berlusconi;
direi il suo maestro politico, poiché il patto del Nazareno, continua a
caratterizzare questo governo dei palazzi e le sue illusorie riforme.
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