Più passa il tempo e più si nota una salita dei toni nel
linguaggio del politico Salvini contro gli immigrati, i mussulmani, gli
zingari, ( ma non questa volta i meridionali che lui vorrebbe riconquistare a
diversità dei suoi predecessori). Salvini, uno dei giovani leader della Lega
Padana, deputato europeo, fino a qualche tempo fa si occupava della propaganda
politica di radio Padania, formazione questa che gli aveva consentito di affilare
il suo lessico politico, a dir poco garbato e rassicurante. Dopo la caduta di
Bossi e del cosiddetto “cerchio magico”, accelerata dalle inchieste e dagli
scandali politici della lega padana: corruzione ed uso improprio dei soldi dei
finanziamenti pubblici, venne la volta buona per il piccolo leader padano,
favorito in questa ascesa proprio dall’ex ministro degli interni e attuale
governatore della Lombardia. Ora dopo qualche mese dalla sua investitura come
segretario della Lega, Salvini sembra aver accresciuto il gradimento suo e del
suo partito, nel vuoto e la crisi di leadership che caratterizzano oggigiorno
tutte le destre italiane. Si potrebbe dire mutuando da un linguaggio
cinematografico: “Salvini va veloce”. Ha superato tutti i leader di centro-destra
ed è diventato il secondo leader gradito dagli italiani dopo Renzi. Bene che
performance però! Questo, se andiamo a vedere il perché di quest'ascesa, ce la
dice lunga non solo sulla mediocrità, e direi la qualità della gente che pensa
che i problemi del paese potrebbero essere risolti da personaggi mediocri e
partiti del genere, che tra l’altro sono rimasti per molti anni al potere con
Berlusconi, senza concretizzare nulla di buon per l’Italia, ma anche sulla
gravità della situazione economica e politica nel paese nell’assenza di veri e
rappresentativi attori politici, alla luce del forte astensionismo e della
disaffezione dalla politica che regna oggigiorno in Italia. Ebbene Salvini
direi è un “costrutto mediatico” la cui arma è quella di offendere i diversi e
i più deboli della società per guadagnare consenso politico. Mi scandalizza il
fatto di sentirlo dire dopo l’11 settembre europeo: “attenti perché anche dal
vostro pianerottolo, si potrebbero annidare i gihadisti”, oppure ancora" i
mussulmani attendono di raggiungere il 51% per cento della popolazione per
conquistare il potere...” Insomma, pensando a queste affermazioni e a chi le
gradisce non posso dir altro che si tratta: della mediocrità fatta politica e
la pura propaganda quando le parole creano il terrore e lo sconcerto nel nostro
paese.
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