J’accuse del 21/01/15 sul partito della Nazione
Che cos’è il partito della Nazione
? Bel nome! Direi incantevole e altamente etico. Chiunque,
qualunque cittadino non potrà non esserne incuriosito, attratto o interessato.
In fondo, la nazione è come la nostra piccola famiglia, dove siamo nati,
cresciuti e imparato a vivere, a sperare e ad amare. Ma corrisponde a ciò il
partito della Nazione sorto dal patto del Nazzareno? Quali ideali? Quali valori
etici? Quale politiche e riforme dare a questa nazione? E infine quale salvezza
destinarle? Certo è davvero un patto curioso direbbe un comico? Tra un
pregiudicato eticamente e politicamente decaduto, avendo alle spalle venti
lunghi anni di condivisione e di responsabilità di governo e un giovane
ambizioso, decisionista fino all’autoritarismo “dittatoriale” che aveva
caratterizzato i leader politici della prima e della seconda Repubblica
italiana; e la cosa strana è che egli si direbbe è la fotocopia fedele
ringiovanita, il tacito seguace e ammiratore del suo vecchio alleato. Tutto ciò
si riflette nello stile adottato, negli uomini scelti al suo fianco e nelle
decisioni finora prese nell’esercizio delle responsabilità di governo. Insomma,
se non ci fosse il patto del Nazzareno, il governo Renzi
non sarebbe mai nato e si sarebbe andati nuovamente alle urne con la vecchia
legge elettorale, il Mattarellum: al meno questo sistema sarebbe stato più
degno nel dare ai soggetti politici maggiore rappresentatività e partecipazione
nella vita politica e parlamentare della Nazione. Invece, il presidente
Napoletano ha fatto le sue scelte e ha conferito il mandato A Renzi. Ora a
distanza di un anno, il partito della Nazione è uscito finalmente dall’ombra e
si è finalmente svelato alla grande Nazione. E il caso ha voluto che tutto ciò
scoppiasse proprio nel momento in cui questo parlamento, dichiarato illegittimo
dalla nostra Corte Costituzionale, stesse varando la nuova legge elettorale. Il
Segretario del PD, e segretario non ancora dichiarato del Partito della
Nazione, avrebbe dovuto offrire al popolo italiano una legge che le consentisse
di scegliere i suoi rappresentati, e non come avveniva col sistema precedente,
secondo cui i candidati erano tutti nominati dai segretari dei partiti. Ma ciò
non è avvenuto e il giovane presidente svela attraverso “l’italicum” il suo
vero volto anti-democratico e antipopolare, spaccando il PD. Che tristezza! Però,
occorre dirlo, quando la politica è in mano a pochi eletti che collocano i loro
amici e clienti politici nei posti chiave del potere tramandando e creando dei
regimi politici non rappresentativi… La Nazione , mi dispiace di dirlo, rimane soggetta a
queste servitù e pratiche anti o pseudo - democratiche. Il partito della
Nazione, ironia della sorte, è colui che è nato non per salvarla, ma per
sfruttarla, maltrattarla e farla prostituire in nome della sbandierata salvezza
nazionale.
Commenti
Posta un commento