J’accuse 22/02/15 sulla dittatura del governo sul parlamento!
Quante volte finora il governo ha
chiesto la fiducia per far passare i suoi decreti e leggi? Per chi non lo
sa ancora: sono ben 19 volte! Una media considerata ancor più alta di quella del governo
Berlusconi. Occorre subito premettere che la decretazione d’urgenza è già
prevista come strumento legislativo da parte dell’esecutivo dall’articolo 77:
ma come dice il testo è un atto normativo di carattere provvisorio avente forza di legge, adottato in casi
straordinari di necessità e urgenza dal Governo,
ai sensi dell'art. 77 della Costituzione della Repubblica
Italiana. Esso entra in vigore immediatamente dopo la pubblicazione
in Gazzetta Ufficiale della Repubblica
Italiana, ma gli effetti prodotti sono provvisori, perché i
decreti-legge perdono efficacia sin dall'inizio se il Parlamento non li converte in legge entro 60 giorni dalla loro
pubblicazione. Purtroppo la prassi
seguita dai governi nazionali ha eluso
questa norma costituzionale, dando al governo un potere legislativo
permanete, esautorando così il parlamento nazionale. Tutto ciò sarebbe stato
normale se la Repubblica
italiana fosse stata una repubblica presidenziale, ma siccome si è cercato di instaurare
in questo modo la supremazia del potere esecutivo su quello legislativo,
facendo venir meno l’equilibrio tra i poteri e il diritto- dovere dei
parlamentari d’esercitare un potere di controllo e di miglioramento delle
leggi, allora si è di fronte davanti ad una grande anomalia: io la definerei
semplicemente con una parola: la dittatura del premier sul parlamento. Tutta
questa anomalia è venuta fuori l’altro ieri allorquando il governo ha varato i
decreti attuativi del Job act! Non si è tenuto conto dei pareri delle
commissioni parlamentari nell'emendarle. E il governo ha giustificato così il
suo operato: i pareri delle commissioni parlamentari non sono vincolanti. Che
strana cosa è questa Repubblica parlamentare! O direi Repubblica delle bastonate:
Se non te
lo bevi questo decreto?
Io sciolgo
questo parlamento…
E tu torni
a dormir a casa
Con la tua
anima invasa!
Il
parlamento sono io!
Il governo
è come dio
Governa e
vara le leggi
E arresta
i fuori leggi!
In fondo
che cosa è l’essere ?
Dei parlamentari
con le tessere!
Non siete
manco stati scelti
Accettate
amici i miei decreti!
Tacete e
prenderete gli stipendi
Rigogliosi
come boschi verdi!
Commenti
Posta un commento