Basta andare un secolo indietro per capire tante cose sulla
storia europea del 900. Ci vollero due guerre mondiali per capire che i popoli
non devono essere trattati come cani e che le vendette e le contro-vendette
sono inutili e controproducenti. Durante gli anni 20 del secolo precedente la Germania di Weimar è
stata penalizzata e costretta a pagare i danni di guerra dai trattati di
Versailles, nonché le occupazioni militari del suo territorio. Erano delle punizioni
e delle somme che i tedeschi non riuscirono a mai a pagare integralmente ed
ogni volta che la Germania
dichiarava che non era in grado di pagare scattava una crisi con conseguenti
sanzioni militari ed economiche. I politici di quell’epoca erano, a mio avviso
così stupidi e poco lungimiranti, da lavorare loro stessi contro gli stessi
interessi dei popoli che rappresentavano. Così la crisi economica del 1929
diede il colpo di grazia a tutte queste fasulle speranze. Nel 1931, il
presidente americano Hoover, dopo aver constatato l’impossibilità della
Germania di pagare i danni di guerra e
quindi i debiti imposti da Versailles decise una moratoria su tali debiti
comprendente anche i debiti della Francia, dl Belgio e dell’Italia. Per una
volta gli americani fecero una buona opera e aiutarono gli europei a risolvere
i loro problemi finanziari. Ma ciò non bastò perché la crisi sociale che ne
conseguì diede luogo, come già sappiamo, ai revanchismi tedesco e italiano, che
sfociarono nel 1939 nella seconda guerra mondiale.
Se noi oggi dopo aver imparato questa lezione della storia,
analizziamo i fatti dell’Europa attuale, ci rendiamo conto subito di un dato
allarmante: i governanti europei sono tornati ad essere stupidi e litigiosi
come una volta e la cosa più grave è che questo avviene in un contesto di
costruzione della cosiddetta “Unione europea”. L’Ultimatum oggi della BCE alla
Grecia di pagare i suoi debiti o di subirne le conseguenze disastrose…,ci
lascia esterrefatti. In poche parole la
BCE con una mano tiene il capro espiatorio e un’altra
l’elemosina delle banche. PAGATE O VI IMPICCHIAMO! Che vergogna! Ma Tsipras non
deve cedere a simili minacce, altrimenti tradirebbe il mandato ricevuto dalla
gente. Egli deve lottare affinché in Europa si ripristini la centralità dei
popoli nel processo d’unificazione europea. Se i grandi interessi devono
prevalere e con loro i diktat, allora questo modello d’Europa, ci sta
conducendo, come già avviene in Ucraina oggi, alla guerra sociale e militare
tra i suoi componenti. Come dice Tsipras: la salvezza sociale e lo Stato di
diritto devono prevalere sulle banche e gi interessi finanziari. Ci vuole oggi bel vecchio continente un
fronte europeo per la rinascita dell’Europa, un nuovo piano Hoover, una nuova
pax europea.
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