Io parlerei del
bene e del male come qualcosa di necessario e d’inevitabile che il destino
frappone sul cammino d’ogni uomo e della
stessa umanità a cui apparteniamo. Durante la storia plurimillenaria dell’uomo
sulla terra, si sono affrontate in continuazione e senza sosta talvolta delle
difficoltà o delle avversità che si traducevano in epidemie, calamità naturali,
talaltra in drammi e tragedie provocate dall'idiozia, dall'egoismo e dal
fanatismo degli uomini come le guerre, le schiavitù, i soprusi, lo sfruttamento
eccessivo delle risorse naturali con tutti gli effetti nefasti sul clima e
sulla qualità della vita a cui assistiamo oggi. Insomma la lista è lunga e
direi le sfide che s’incontrano via via col tempo sono ardue e talvolta
insormontabili.
E’ una lotta tra
il bene e il male. Il bello è l’umanità con tutte le razze, le culture, le
religioni,…che la caratterizzano e il male è sempre in agguato per distruggere e
annettersi ciò che di bello e di buono ha questa fragile, caparbia e combattiva
umanità. E’ un vero braccio di ferro dove l’uomo combatte contro il male.
Oggi quando
pensiamo al male, pensiamo al fanatismo religioso di qualunque matrice e alla
guerra che esso porta dentro di sé contro la stessa umanità oppure ancora alla
povertà dilagante e alle disuguaglianze! Chi ha generato questo male e lo sta
acuendo? E’ indubbio che una mano malefica abbia pigliato, spogliato, sfruttato
e monopolizzato delle risorse e dei capitali. Una mano diffusa, invisibile e
onnipresente orchestra questa selvaggia mondializzazione, questa supremazia dei
capitalisti e finanzieri sull’umanità. In questo quadro persino gli Stati
nazionali con i loro parlamenti non sono più in grado di opporsi a questo
sistema. Lo vediamo oggi nel funzionamento delle ridicole istituzioni europee
che gli stessi cittadini europei non capiscono più…. Questo allora è un male a
cui opporsi. La stessa guerra d’Ucraina è generata da questo sistema che vuole
annettersi tutto in nome della prepotenza militare. Non esiste il pudore e il
rispetto nelle Relazioni internazionali: il solo linguaggio valevole è quello
della forza militare. Insomma povera umanità sempre pù fragile e sempre più
esposta a nuove epidemie, guerre e dittature.
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