Quello che accade in Ucraina oggi è lo specchio di
quest’Europa difficile e immorale. L’Europa che vuole annettersi tutto senza
guardare in faccia a chi non vuole essere assoggettato al suo dominio, l’Europa
che ogni tanto si dimentica della sua storia e dei drammi e le guerre che
l’avevano afflitta durante i decenni e i secoli passati, l’Europa che non
riesce a dare l’esempio di una grande nazione unita e solidale. Benché l’idea
della Comunità europea fosse esistita nei sogni e nelle speranze dei filosofi,
intellettuali e qualche politico visionario prima del 1957, essa poté avere
vita soltanto dopo due grandi conflitti mondiali in cui morirono decine e
decine di milioni d’esseri umani. La sua costruzione, come sappiamo è stata
difficile ma rimane sempre incompleta, perché quello che si vuole mantenere al
vertice delle istituzioni europee è quel mostro volto angelico chiamato potere
finanziario - e tutto il lobbismo che ne discende-. E dove è finita l’Europa
dei cittadini, come qualcuno chiederebbe? La risposta è chiara come il sole: Quest’Europa
non c’è ancora e forse non ci sarà mai conoscendo la natura delle nazioni che
la compongono tra euroscettici e malati di superpotenza. Oggi la Grecia , con il suo nuovo
governo Tsipras, chiede alla Germania il pagamento dei danni di guerra! Potete
immaginare a quale punto siamo giunti nella costruzione dell’Europa…! E la
stessa cosa potrebbe un giorno chiedere l’Italia o la Francia !Questa strana
richiesta arriva dopo il rifiuto della Germania di concedere maggiore tempo e
prestiti alla Grecia. Qui però e torno al titolo del mio articolo, mi
soffermerei appunto sull’immoralità: si sa che i greci, come gli italiani… non
ce la fanno più con questa maledetta Austerity; sì, i media borghesi la
chiamano in inglese per addolcirne il significato. Ma si può chiedere ancora ai
popoli europei di rinunciare alla loro dignità? A vivere e a sperare per far
arricchire gli strozzini, le banche e i poteri finanziari…ecc? No, è una
richiesta immorale di un’Europa immorale. La tragedia ucraina rispecchia in
pieno la crisi identitaria, morale e politica della difficile e conflittuale
Europa. Non vogliamo più un’Europa così lontana e così dura con i suoi
cittadini.
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