Ercole e Caco del Baccio Bandinelli, scultore rivale di Michelangelo Buonarrotti.
In origine era probabilmente un'antica
divinità del fuoco della regione nella quale fu fondata Roma, e per questo motivo
emetteva fuoco dalle fauci.
In seguito si pensò a
Caco come un mostro dall'aspetto scimmiesco, dato che il suo corpo era coperto
di un manto peloso, e secondo la descrizione tramandataci daProperzio,
possedeva tre teste.[1]
Caco appare nella
decima delle Fatiche di
Ercole. Ne narra per esempio Virgilio(Eneide VIII, 193-306), come di un mostro
sputafuoco, in riferimento eziologico al culto di Ercole da parte degli Arcadi,
ma anche Tito Livio (I, 7), Orazio (Satire),
descrivendolo come un pastore, e Dante Alighieri (Inferno XXV, 17-34, come di un centauro).
Noi che cosa possiamo dire davanti alle dodici fatiche di Ercole. La nostre vite sono piene di prove decisive e di fatiche senza fine. A ciascuno di narrare e di eternizzare i momenti più slienti della sua vita.
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