Stamattina sfogliando i
giornali, m’imbatto in quasi tutti
quelli che avevo scelto nel principale titolo che mette in risalto le manovre
dei partiti per far eleggere i loro rappresentanti nel CdA di mamma RAI e nella
solita fotografia del “Renzi Budha” con le mani giunte, e uno sguardo profondo, quasi perso, assente in quella
evidente introspezione. Egli si
domanderebbe se il suo governo e il suo programma politico rappresentano il
nuovo, l’onesto, il giusto cammino per il paese Italia. O è una questione di
propaganda e di sopravvivenza politica. Ahi! Si è giunti alla RAI ed essa
rappresenta lo specchio e il racconto del paese Italia. E quale racconto e
quale speranze daremo alla nostra gente e soprattutto ai nostri giovani che
aspettano un lavoro e un futuro da costruire. La lottizzazione della Rai era e
rimane un’operazione di vecchio regime, di quei partiti che osano ancora
strumentalizzare l’informazione e falsificare la realtà del paese con dei
racconti immaginari e mentonieri. E allora, lo sguardo è perso, così come quel
trono illusorio e chiacchierato su qui
siede il governo Renzi. Mi ricordo di un tempo dove nessuno amava il principe
Renzi, poi avvenne il miracolo e tutti da un giorno all’altro divennero
Renziani…parlamentari, giornalisti, cronisti, imprenditori….Ma quel che mi sono a
cuore sono i giornalisti e la libertà di pensiero, di critica e di stampa. Se la libertà d’informazione non è garantita, in
questo paese, allora siamo davvero ritornati ai tempi di una volta, a quel
metodo Boffo di cui l’ex cavaliere si è servito per azzittire chi lo criticava
e chi sa domani qual metodo prevarrà ancora? La lottizzazione della Rai è un
insulto alla libertà d’espressione e all’intelligenza di una grande nazione
come l’Italia.
Commenti
Posta un commento