Il nostro cuore e
la nostra solidarietà sono con la gente, il popolo di Parigi e di Francia in
questo momento così difficile e carico di drammi, di guerre e d'emergenze.
I governi del mondo devono fare di più per assicurare ai
loro cittadini la pace, la sicurezza e l'incolumità fisica...Se Parigi oggi è
sotto attacco è perché qualcuno ha qualche responsabilità: Ci sempre delle cause
e delle concause che provocano la violenza e l’odio ceco. A che cosa serve uccidere
delle persone che non c’entrano per nulla nelle tragedie e nelle guerre del Medio
- oriente? La Vendetta è compiuta e
come ha detto Papa Francesco: “è una terza guerra mondiale a puntate”. Condivido questo pensiero. Ma vado oltre bisogna fare qualcosa in più per
fermare questa guerra. I governi occidentali hanno una responsabilità capitale.
Bisogna coinvolgere tutte le istituzioni,
scuole, università, e tutte le società
civili dei paesi interessati siano essi di cultura occidentale o islamica. Bisogna
guardarsi in faccia e dirsi quali sono i problemi che provocano il terrorismo,
l’odio, il razzismo. L’attacco a Parigi è prima di tutto un
attacco rivolto contro la convivenza pacifica delle componenti etniche e
religiose che fanno parte di questa città ed è rivolto contro gli stessi
mussulmani che convivono in pace con i loro fratelli cristiani e quelle delle altre religioni. Certo, si è
omesso di vigilare, di fare buone politiche e soprattutto di combattere per
quell'umanità abbandonata alle miserie e ai fanatismi etnici e religiosi,
fomentati proprio da chi bada solo ai propri interessi strategici, politici ed
economici. Ricordiamoci sempre che la
caduta degli Stati nazionali d'Iraq, di Siria e di Libia, voluta dai governi
d'oriente e d'occidente è proprio alla base della nascita dell'ISIS. Si doveva
privilegiare il dialogo e la diplomazia. Ora che cosa si deve fare?
L'Occidente è
diviso e impotente ed è per giunta in rotta di collisione con la Russia. Nessuno
osa pensare a mandare le sue truppe a
combattere in Siria, in Iraq e in Libia. Chi dovrà combattere allora per l’Occidente?
Chi dovrà tutelare
lo stato di diritto e le vite delle persone? E pure una risposta dovrà essere
data e nella maniera più decisa e ferma per fermare questo massacro sia in
Europa che altrove.
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