J’accuse del 30/01/16 sulla copertura delle statue in segno di Reverenza verso il presidente dell’Iran
Se i mussulmani vivono oggi una profonda decadenza è perché
si sono allontanati troppo dai precetti
dell’Islam e del nostro profeta Mohammed e si sono dedicate non alla
costruzione di società moderne e esemplari, così come vuole lo spirito del
Corano, ma ai piaceri personali e peggio ancora oggi alle guerre e al caos.
Abbiamo così in questo quadro drammatico un mondo arabo-islamico dilaniato dai
conflitti e dalle divisioni tra sciiti e sunniti, fabbricati ad arte da chi
vuole male all’Islam e il ritorno allo splendore di questi popoli, tra cattolici e ortodossi, tra curdi e arabi e
qui vale lo stesso discorso di prima. “Divide et Impera…” Tutto questo caos ce
la dice lunga su chi trama giorno e notte per acuire questi conflitti. In questo difficile e caotico contesto,
riaffiora più florida e potente la
Persia degli Ayatollah. La sua rinascita avviene in questo
quadro apocalittico medio-orientale dove i pasdaran si scontrano con gli
Emirati del Golfo per il controllo della regione araba. Decenni imbrago e di
isolamento non lo hanno affievolito l’Iran. Anzi gli hanno dato più forza e
voglia “revanscismo” verso quel mondo arabo sunnita corrotto e filo-occidentale,
per non dire addirittura “filo-sionista”. Ma l’Iran, come ho ripetuto centinaia
di volte nei miei J’Accuse, nonostante sia stato apertamente dichiarato
incompatibile con i valori e con gli interessi geopolitici occidentali nella
Regione Araba, è diventato oggi un partner commerciale e, forse presto
politico, dello stesso Occidente. Che cosa significa ciò? E quali implicazioni
ha sullo scacchiere medio-orientale?
Sappiamo tutti che è stata una scelta dell’amministrazione
Obama, quella di dare una chance alla
pace e alla diplomazia. E’ questa a mio avviso è stata una saggia decisione.
Però, tale decisione d'apertura e i
successivi Accordi sul nucleare, e la fine dell’Embargo, sono stati osteggiati
dai "Califfi sunniti" del Golfo e dagli israeliani, contrari all’ascesa
dell’Iran. Che dire? E’ giusto gli iraniani abbiano il digito all’Energia
nucleare, è giusto che li si tolga l’Embargo, è giusto che riprendano a
collaborare con le altre nazioni. Quel che non è ammissibile è la
prevaricazione di alcuni stati su altri in nome dei loro interessi economici e
politici che sono diventati anche etnici e religiosi. L’Iran non deve
progettare nessuna arma nucleare, né tanto meno destabilizzare gli altri paesi
del Golfo. Come garantire tutto ciò?
Abbiamo troppi Califfi oggi. Come mettere d’accordo i
Califfi del Golfo e gli Ayatollah della Persia? Come persuaderli a collaborare
assieme e a inaugurare una nuova era di pace e di prosperità per tutti? Obama
non è risuscito, anzi ha mandato qualche giorno fa il suo Segretario di Stato
Kerry a tranquillizzare i sauditi che sono impegnati nelle guerre in Siria e in
Yemen, sempre contro la minaccia sciita. “ Gli Stati Uniti d’America che hanno
ancora le loro basi in questi paesi, garantiscono loro la sicurezza ma nel contempo
aprono agli Ayatollah la via dell’Europa, sempre assettata di partner
commerciali e di investitori…Ed è in questo contesto che avviene la visita di
Hassan Rouhani in Europa, si direbbe, Califfo della Persia. I califfi sunniti
hanno i crampi. Gli israeliani bestemmiano! E Renzi che accoglie il Califfo
iraniano. Noi, secondo la versione ufficiale non sappiamo che ha ordinato di
coprire le statue che esaltano il nudo e la bellezza degli uomini.
Coprite la bellezza tuona una voce nascosta. Tutto venne
coperto al passaggio del "Califfo di Teheran" per accontentarlo. Ma io non rientro in merito
alla polemica. Renzi e il suo governo sono stati deboli in quest'occasione, ma anche assai intelligenti. Coprire la bellezza per vedere che cosa in alternativa? Dato che il nostro petrolio è solo bellezza e pietre scolpite in questo paese! I mussulmani non amano le statue, ma potevano anche non allungare lo sguardo fin dove si trovano. E’ una questione di tolleranza e d'intelligenza politica! inutile polemizzare o" polemicare per polemicare". Vorrei solo dirvi che l’Islam è scienza, modernità e
tolleranza, mentre quel che vedo è tutto il contrario.
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