J’Accuse Sulle primarie del partito democratico- Caso Napoli- Commedia dell’arte parte IV


Bassolino Bassolino!
Qual voto e qual carota?
Daresti per cancellare la scheda corrotta…
Che triste teatrino!

Vota, vota...
A che cosa servono le primarie?
Se il mio voto scampare come le sabbie
Nell'Italia remota...!

Non voglio sentire nessun sermone...
 Nessuna commedia mi diverte
Vedo le piazze deserte
Il popolo rimane afone





E’ un teatro dove gli attori hanno delle facce di pietra e gli occhi di vetro. E’ la regola per poter recitare. Per esserci dentro un gioco politico di basso valore. Sembra che questi stessi attori non abbiano nessuna memoria e men che meno nessuna sensibilità politica che li possa frenare o suscitare il minimo pudore o  il minimo esame di coscienza.  E’ il caso delle ultime primarie del Partito democratico. A Roma ha vinto il candidato Giacchetti: noto politico del partito di Renzi per le sue battaglie “civili”. E’ un Renziano della prima ora e l’ex Sindaco di Firenze ci ha pensato bene prima di appoggiare la sua candidatura. Il PD ne ha combinate di malefatte ai romani! L’inchiesta MafiaRoma è ancora in corso e molti Municipi sono stati commissariati, oltre al Comune di Roma. La Città eterna, non più  pulita  è passata sotto la morsa del crimine, della mala gestione e del degrado. Ora si vuole correggere rotta. E le primarie sono, come io oserei metaforicamente definirle, quell’alchimia o anche quella metamorfosi che consente ai nostri personaggi nel gran teatro della politica locale, regionale o  nazionale di passare da una condizione all’altra o da una salvezza all’altra…Occorrono delle illusioni o dei programmi ad hoc  per illudere il popolo addormentato o rassegnato. E’ tutta una finzione, una messa  in scena che richiede un talento ingannatore e delle capacità  non sempre impiegate per fini di utilità generale. Ma se le primarie si svolgessero in maniera trasparente e democratica, la cosa sarebbe stata meno grave…Il voto popolare, ancor prima della magistratura,  potrebbe bloccare i delinquenti che si presentano per amministrare le nostre città. Ora, nulla quadra, in questo pandemonio. Le primarie sono quell’inganno usato dai nostri attori politici per accedere o ritornare sulla scena del gioco. Non è la prima volta che si fa ricorso, così come è stato appurato da alcune intercettazioni della magistratura, agli “inserimenti finali” cioè a quei voti virtuali che vengono inseriti all'ultima ora per fare la differenza. Non sono io a dirlo. Ma questa volta è lo stesso Bassolino, eminente politico napoletano. L’ex sindaco, ha accusato il suo rivale, Valente, espressione del nuovo corso Renziano , di compravendita di voti. Un mercimonio.  Come si usa fare nei paesi del bastone e della carota, “dammi una carota, ti do il mio voto”. La politica nazionale ha mille risvolti e mille sfaccettature. Il partito democratico sembra in questa fase della storia del Belpaese dominare da solo le istituzioni e condurre il gioco, data la debolezza e la frammentazione delle opposizioni nazionali e date soprattutto, e lo dico con rammarico, la disaffezione e la sfiducia che la gente nutre verso gli attuali attori della politica nazionale. Che triste Commedia della’arte!

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