Esistono democrazie e
democrazie. La nostra, è una delle grandi democrazie europee. I padri fondatori
della costituzione democratica italiana, nel redigerla, avevano ben presenti i
lutti, le sofferenze e le atrocità della dittatura fascista. Ecco perché si cercò
allora di creare un sistema di regole molto equilibrato e bilanciato, fin
troppo garantista e pluralista, dove si sono creati dei pesi e dei contro pesi
e dove l’architettura costituzionale sembra essersi ispirata alle più alte
Carte costituzionali : chi governa è controllato da chi si oppone e da altri
organi dello stato, chi giudica è giudicato, chi gestisce i mezzi , le risorse e le amministrazioni dello stato è
a sua volta monitorato da altre istituzioni, e dove i cittadini, ed è questa la
cosa più importante, hanno la parola finale, quando esprimono il loro voto
nelle urne. Questa preziosa eredità è stata fin qui alla base della stabilità
politica e della pace sociale, nonostante tutti i problemi che il paese aveva
affrontato in tutti questi decenni. Da
qualche tempo, però l’attuale classe maggioranza sta tentando di cambiare
questa Costituzione con il pretesto di dare una maggiore efficacia e celerità
al potere esecutivo e ad un sistema parlamentare bicamerale troppo lento e
soggetto ai mercanteggiamenti, all'ostruzionismo e ai ribaltoni politici.Tale
riforma costituzionale è stata già anticipata dal varo della nuova legge
elettorale che entrerà in vigore a partire dal luglio 2016. Se il referendum
costituzionale del prossimo Ottobre dovesse confermarla, avremmo cancellato per
sempre quel sistema di congegni e di contra pesi, di poteri e di contro poteri
che avevano in qualche modo, volente o nolente, garantito una certa
democraticità delle nostre istituzioni.
Basti pensare all'idea di fondo che sta alla base dell’Italicum, ossia la nuova legge elettorale: : avrà la maggioranza col premio, il partito che otterrà più voti! Non ci ricordi questo qualcosa di simile e orrendo: l’arrivo del fascismo al potere. Le affermazioni del capo del governo Renzi, dopo la sconfitta elettorale alle comunali sembrano confermare questo allontanamento dallo spirito costituzionale. .L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione Art. 1 Costituzione italiana. Renzi e i suoi hanno detto che non si dimetteranno e che continueranno la campagna elettorale per la riforma della Costituzione voluta da loro, cioè da un parlamento dichiarato illegittimo dalla Corte Costituzionale.
Basti pensare all'idea di fondo che sta alla base dell’Italicum, ossia la nuova legge elettorale: : avrà la maggioranza col premio, il partito che otterrà più voti! Non ci ricordi questo qualcosa di simile e orrendo: l’arrivo del fascismo al potere. Le affermazioni del capo del governo Renzi, dopo la sconfitta elettorale alle comunali sembrano confermare questo allontanamento dallo spirito costituzionale. .L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione Art. 1 Costituzione italiana. Renzi e i suoi hanno detto che non si dimetteranno e che continueranno la campagna elettorale per la riforma della Costituzione voluta da loro, cioè da un parlamento dichiarato illegittimo dalla Corte Costituzionale.
E’ bene, è proprio il
caso di dire che la qualità di una democrazia è strettamente proporzionale
all’integrità e all'onestà degli attori politici. In questo caso ditemi voi chi
è integro e chi non lo è? chi è sovrano e chi lo è in questo paese?
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