Qualche giorno fa Massimo
d’Alema, leader storico del partito democratico e schierato contro la riforma
del suo ex ormai partito in un comizio in Puglia, disse scherzosamente che alla
fine, dopo la vittoria del no, toccherà a lui così come aveva fatto con Craxi,
difendere l’attuale Segretario del PD. Egli ha puntualizzato su questo punto
dicendo: “mentre Bettino Craxi era un uomo di sinistra, amico dei palestinesi,
Renzi è uomo di destra e frequenta Netanyahu…”. Un paese democratico non può
degenerare nelle persecuzioni e nelle derive autoritarie, qualunque siano gli
interessi in gioco.
Ieri in un altro comizio
elettorale Massimo D’Alema spiega ancora le ragioni del suo no, passando le
realizzazioni renziane sotto i raggi x:
1.
"Ha tolto l’Imu alle case dei ricchi,
2.
ha cancellato l’articolo 18,
3.
ha fatto una riforma istituzionale e una legge elettorale come quella del
centrodestra: se Berlusconi va alla Siae per i diritti d’autore, Renzi è
rovinato”".
D’Alema sottolinea
"il milione di voti persi dal Pd nelle ultime Comunali: una cifra davanti
alla quale qualsiasi segretario avrebbe almeno aperto un dibattito". Poi
dà il numero degli iscritti (180 mila) e li paragona a quelli del vecchio Pds
(620 mila). A Renzi, che dice che il No è il voto della casta, risponde
piccato: "Io non mi sono voluto ricandidare, oggi faccio il presidente di
una fondazione e studio: è lui il capo della casta". E critica i suoi
abusi:
·
Eccessivo uso degli aerei di Stato
"con cui il premier va in giro per promuovere il Sì, che costa 5 volte i
risparmi del nuovo Senato".
·
Sui 2,5 milioni di euro per mandare
le lettere agli italiani all’estero, giunte contemporaneamente alle schede
elettorali. È l’arroganza del potere".
·
400 mila euro dati al guru americano che ha pianificato questa campagna
referendaria”.
Una signora si avvicina
all’ex segretario del Pds, gli stringe le mani: "Presidente, l’unico
lider maximo vivente è rimasto lei". E D’Alema sfoggia un sorriso ironico,
ringraziando la signora. In fondo quando ero io capo del partito, Renzi che
cosa era? All'improvviso qualcuno nella sala intonò: Renzi è un buffone!
Proprio così, disse
d'Alema. E la signora disse sì, sei il nostro Lider Maximo.
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