è bella, magnifica ma 'mfame
Domandalo al suo cuor in fiamme
Basta er poco de stupidità per darle l’innesco
Non c’è alcun dubbio che alcuni gravi errori
sono stati commessi dalla Sindaca Raggi. Primo fra i quali quello di aver
scelto come suo braccio destro un uomo ammanicato con le precedenti
amministrazioni comunali e faccendiere sul quale si aggiravano tante ombre. Secondo, la nomina di suo
fratello, intervenuta dopo, insomma lascia molti dubbi o conferma quella verità
costruita ad arte, sia dalla sua presunta ingenuità, sia da chi aveva architettato,
ben prima che venisse eletta la
Raggi , questo scenario desolante e fallimentare del M5S a
Roma. Chi analizza da un angolo neutrale questa vicenda non può, dopo aver
preso in considerazione tutti gli elementi oggettivi, e magari tenendo ancora
presente che vi sono altri che non sappiamo ancora, non fare le seguenti due considerazioni:
-
In questa vicenda vi è una palese ingenuità della Raggi. O si
tratta di un personaggio ingenuo e poco preparato a questa funzione così complicata
che avrebbe richiesto una lunga esperienza e delle grandi competenze. E a
prescindere da questo, vi è oltretutto un allontanamento dai principi etici e
rivoluzionari alla base del nostro Movimento. Avvicinare e incaricare un
personaggio ammanicato, come si direbbe a Roma, non seguendo i consigli dei
militanti e di alcuni esponenti del M5S, insomma tutto ciò ci ha portato a
questa esposizione, usata ad arte dal PD e dai “Lombardi” del
Centro e del Nord.
-
La seconda considerazione che emerge naturale è che vi è un uso
sistematico di questa vicenda da parte dei media nazionali e dei partiti
avversari per conferire il colpo di GRAZIA al Movimento creato da Beppe Grillo,
che noi abbiamo sostenuto fin dall’inizio. Vi è un palese complotto, e le
parole sono gravi, architettato ad arte, dalla politica e da altri ambienti per
far sì che il M5S fallisca a Roma e non si proponga per le prossime elezioni
politiche come una potenziale forza di governo.
E’ chiaro alla luce di queste due
considerazioni che la situazione è ben complessa e intricata e la posta in
gioco è GROSSA: in questa partita si gioca l’avvenire del M5S. Ed è per questa
ragione che Beppe Grillo, pur non condividendo il comportamento ingenuo e
comunque poco fedele ai principi etici del Movimento, cerca di salvare il salvabile. Qualcuno
ha detto che il problema originario è insito proprio nella qualità e nella "limpidezza" degli iscritti al Movimento nella Città eterna. Molti di coloro che
aderirono, aggiunge l’analista, lo fecero dopo le passate elezioni politiche
con delle idee e dei progetti che non hanno nulla a che fare con gli ideali del
Movimento: il risultato si è visto. E' condivisibile? Rimane
ancora da vedere quello che verrà fuori dalle inchieste. Il complotto è
perfetto, ma l’ingenuità è insuperabile. Pertanto la città rimane bloccata da
questa lotta tra i partiti, dal fango e dalle buche. E noi cittadini romani che abbiamo votato,
cosa ci aspettiamo? A ciascuno le sbarre che merita.
Chi ha commesso qualche reato dovrà
pagare. I cittadini romani non vogliono che la lotta tra i partiti sia alla base
della loro infelicità e soprattutto alla base di tutte le disfunzioni di cui
sono oggetto giornalmente.
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