J’Accuse del 5/03/2017 sull’innesima Commedia dell’Arte del
PD e lo scambio di Accuse
Accuse e controaccuse
delle anime disilluse
L'inferno vi aspetta...
Di Bersani, Renzi e Letta
E di Grillo il Comico...
Che paese fantastico!
Vorrei essere un commediante
Dal fascino disarmante
Vorrei essere un magistrato
Abile e per nulla incastrato
Furbetto e passepartout
Birichino sotto il cielo blu
“Se cade Lotti, cade il governo!”, sostengono i Renziani. Se
cade la Boschi
cade il governo. Se cade Gentilone, cade Renzi! Se cade la Raggi a Roma, cade l’intero
Movimento Grillino… Insomma è un concerto infinito di accuse e contraccuse tra
gli uni e gli altri. Tra tutti gli arrivisti e i ruffiani saliti sul Carro
Renzi all’indomani della Caduta del governo Letta e i fuoriusciti che non
possono più della casacca di semplici sudditi renziani e che si sono dati un
nuovo nome: Progressisti e Democratici. Francamente non si può non salutare al
meno il coraggio e la coerenza di questo nuovo gruppo cappeggiato da Speranza,
e dalla vecchia guardia. Al meno loro si sono chiesti una bella domanda: che
cosa ha fatto la sinistra in questo paese? Una domanda molto interessante, dato
che dei problemi del popolo italiano: la disoccupazione e il degrado, nessuno
ci pensa più. E ciò che interessa ai partiti al meno in questa fase è lo squallido e improduttivo scambio di
accuse e controaccuse. Il destino della
sinistra in questo paese è stato affidato alle stravaganze e all’imperizia di
movimenti e ammucchiate ideologiche
d’ogni genere. Tutti gridano slogan di solidarietà al popolo dagli estremisti
di destra di Salvini, passando per i fratelli dell’Italietta, fino ai troppo ambiziosi bravi ragazzi di Grillo. Insomma, ciascuno semina la sua
Speranza, mentre tutte le strade continuano a portare al disastro! Roma è il
grande palcoscenico di questo disastro con le sue strade rotte, con le sue
periferie degradate, con le sue insicurezze crescenti e con una grande
questione: quella della seria governabilità di questa città e di questo paese.
Insomma, siamo di fronte ad una ennesima Commedia dell’Arte in cui tutti sono
attori attivi e nel contempo passivi, dove continuano le trame degli uni contro
gli altri e dove i problemi del popolo italiano rimangono irrisolti.
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