E Gheddafi mormorò dalla sua tomba
Non è una mia maledizione questa?
Vedere la mia Libia funesta
Vorrei ritornare come una colomba!
Ma ahimè, la mia gente si è impazzita
le città non hanno più lo stesso splendore
Piango e vedo solo orrore...
Ogni fiaba scritta è finita...
Mi rimane solo un verso...
Dolce maledetto destino
Non sono io il rivoluzionario beduino?
le cui parole hanno irradiato l'universo....
J’Accuse del 30/01/2017 sulla questione Libia e l’emergenza
profughi
“ L’inerzia e l’indifferenza dell’UE di fronte ai
trafficanti di uomini, è un fatto altrettanto criminale!” , ho dichiarato ieri.
Che si tratti di terroristi, falsi
Gihadisti, criminali comuni…, tutti sbarcati in Libia proprio grazie all’intervento
Nato che ha dissolto il regime di Gheddafi, sino ad allora unico collante e
garante del suo popolo, siamo di fronte ad una seria e grande minaccia. L’unico
obiettivo e comune denominatore di questi criminali è quello d’inondare l’Italia
di migranti, e magari di potenziali terroristi in grado di compiere terribili
attentai. La cosa scandalosa e direi persino strana è che si lasci operare una
miriade di organizzazione umanitarie nel Mar Mediterraneo, e talvolta persino
nel Golfo di Sirte, in stretto coordinamento con le navi provenienti della
Libia, consentendo loro ogni volta di svuotare il loro carico di vittime in
Italia, facendo proprio ciò che i trafficanti vogliono: inondare l’Italia di
migranti e far implodere il suo fragile tessuto economico e sociale. E’ una
strategia ben studiata dai terroristi. Si avvalgono bene dal diritto
internazionale Umanitario, per realizzare questo diabolico progetto, lucrando
centinaia di milioni di dollari sulla pelle dei profughi che vengono seviziati
e torturati, se apponessero resistenza. Insomma, davanti a questo minaccioso
progetto e raccapricciante spettacolo l’Unione europea , a aggiungerei la
comunità internazionale, sono incapaci di reagire e di contrastare l’azione dei
trafficanti. A noi cittadini del mondo, e non specificherei europei o meno, ci
ripugna questo spettacolo e l’immobilismo della Comunità internazionale. Vorremmo
che venissero aperti dei canali legali per l’emigrazione da questi paesi,
togliendo, togliendo così clientela e danaro ai trafficanti. Sì alla
solidarietà ma non all'invasione programmata. Non si può affatto affidare il
nostro destino a chi trama contro di noi, inondando le nostre città di
accattoni, di gente disperata e magari di potenziali criminali, che non
verranno mai integrati nel tessuto economico, sociale e culturale. Un giorno
parlavo con un vecchio saggio sul tema dell’Accattonaggio. Egli mi fece una
domanda sulla polis ideale: qual è la polis ideale? Quella dove ci sono degli
uomini che godono dei diritti e delle libertà o quella dove pullulano le disuguaglianze,
i crimini e gli accattoni?
Ovviamente la risposta non poteva che essere quella dove gli
uomini venivano rispettati e godevano degli stesi diritti. Egli sorrise quando
risposi e aggiunse: vedi quando aumentano i disperati e gli accattoni vuole
dire che c’è qualcosa che non va nel sistema e che bisogna agire. Se non si
agisce, prima o poi quel sistema verrà spassato via. Ed è quello che stiamo
assistendo alle porte dell’Italia.
Oggi l’immobilismo del sistema internazionale è indice di
una grave crisi morale e politica della stessa Europa che non riesce ad aprire le
sue braccia ai profughi e men che meno a combattere i nuovi schiavisti del
Mediterraneo.
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