J’Accuse sugli sviluppi della situazione in Libia- Incontro dei fratelli rivali alla Celles Saint- Cloud a Parigi.
Deux tyrants..
Chez Macron
Habillés en cravates,
chercant un pacte
Deux bédouins
Esprits de foins
Que c’est ridicule!
Quand les fréres
se basculent
On dirait "Saint Kheddafi"..
Pour alimenter tout défi…
Chi concilierà i fratelli rivali, eredi del Colonello
Gheddafi?
Ci hanno provato gli inviati delle Nazioni Unite e il Regno
del Marocco per mesi e mesi di trattative nella città marocchina di Skirat,
sull’Atlantico. Ora ci prova il Presidente Macron, forte dell’ampio consenso
avuto nelle ultime elezioni presidenziali politiche. Pare che la Francia vuole restaurare
la sua “Grandeur”, dopo i decenni d’immobilismo e di politiche sbagliate!
Anzitutto, per chi ha memoria corta, fu la Francia di Sarkozy a destabilizzare la Libia con il suo azzardato e irresponsabile intervento
in questo paese, trascinando con sé la
Nato e le Nazioni Unite. Ora Macron vuole correggere la
rotta. Ma è troppo tardi. Purtroppo, Il prezzo pagato dal popolo libico è
incalcolabile. Le Infrastrutture distrutte e le ricchezze rubate, di cui non si
parla più, hanno lo stesso sentore e la stessa gravità che assunse per decenni
l’Affare dell’esplosione dell’aereo sulla cittadina Locherby, di cui la Libia di Gheddafi fu
accusata. Ora il nuovo Napoleon francese tenta di riparare l’irreparabile: conciliare due rivali non eletti dal popolo libico, ma semplicemente
riconosciuti; il primo, un certo uomo mite e servile di nome Seraj, sostenuto dalla Comunità Internazionale
e l’altro, un ridicolo generale in pensione, di nome Haftar, appoggiato
dall’Egitto di Sissi e da alcuni tribà nell’Est Libico. Insomma due personaggi
al servizio di interessi regionali e internazionali, ma per nulla
rappresentativi della volontà del popolo libico. La Francia , patria della
Risoluzione francese e dei diritti dell’uomo, tenta questa riconciliazione poco
pulita e poco in linea con la stessa democrazia che essa predica e di cui essa stessa
deve essere il baluardo. E’ ben chiaro che la situazione libica è sfuggita ad
ogni controllo. Lo sanno bene le cancellerie di mezzo mondo che non osano
intervenire nel paese, avendo ben presente i tragici precedenti dell’Iraq,
Afganistan e Siria...
In definitiva, l’iniziativa di Macron, benché sembra all’ignaro
osservatore un timido successo della politica estera francese, essa costituisce
un altro episodio di quella serie infinita di trattative tra le diverse fazioni
che non rappresentano il popolo libico, ma solamente un coacervo d’interessi configgenti
nell’area del Maghreb. Metaforicamente parlando oggi: se Gheddafi si risvegliasse,
chiamerebbe la sua Libia, il nuovo “ Affare Locherby”. Ossia i danni che i
libici devono chiedere alla Francia per aver creato il caos nel paese
nord-africano.
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