J’Accuse del 24/09/2017 sull’indipendenza della Catalogna
Catalogna, catalogna
Un popolo alla Gogna!
Qual feroce alchimia?
Ci darà la sognata indipendenza
e la temibile pestilenza
Qual feroce follia!
Non è bastata l'autonomia...
Per evitare la tirannia
Qual patria egoista?
Vorrà cambiare il destino,
facendo girare il proprio mulino
alla dannata conquista
La patria giace nel cuore
d'ogni popolo sognatore
caparbio e audace
Com'è sbagliata ogni muraglia!
Ira Catalogna e Spagna
Non c'è peggio di un sogno fallace..
Quante volte abbiamo ripetuto che il diritto all’autodeterminazione,
tanto decantato ogni dove, non deve creare delle rotture traumatiche e men che
meno essere di per sé divisivo. Purtroppo, spesso lo s’interpreta nella maniera
più egoistica, faziosa e dannosa non solo per il popolo in questione ma anche
per l’intera tessuto sociale, nazionale e politico in cui esso s’inserisce. Da
ricordare che prima della seconda guerra mondiale, tal diritto non era
riconosciuto e che a partire dal secondo conflitto mondiale in poi, esso trova
una chiara affermazione sia nella Carta Atlantica prima, sia nello statuto dell’attuale
Organizzazione delle Nazioni Unite poi. L’intento originario era quello di favorire il
processo di decolonizzazione voluto dagli americani. Man mano con il passar dei
decenni il risveglio e la democratizzazione che aveva conosciuto l’Europa, avevano dato luogo ad alcune spinte separatistiche in Italia, in Francia, in Irlanda e
ovviamente anche in Spagna. Alcune di queste furono soffocate o addormentate
con la concezione di ampie autonomie, a seguito dell’adozione di nuove Democratiche, Sociali e Federali Costituzioni, altre invece sono rimaste vive, fino ai giorni nostri.
Il Braccio di ferro in atto tra il governo autonomo catalano e quello
spagnolo per l’indizione o no di un referendum che consentirà l’autodeterminazione
alla Catalogna la dice lunga sulle problematiche e la corretta e opportuna
interpretazione del diritto all’autodeterminazione. Abbiamo visto come la Brexit abbia generato mille
contenziose tra Unione Europea e Gran Bretagna. E’ il caso però di un paese che
ha deciso di lasciare un’Unione. Immaginate ora il caso della Catalogna che
lascia la Spagna ?
Fermo restando il diritto del popolo catalano ad una ampissima autonomia con la
quale gestire i suoi affari interni, rimango critico e molto scettico riguardo al’ipotesi
di un’autodeterminazione che frammenterà non solo la Spagna ma l'intera Europa.
Detto questo, vorrei stigmatizzare l’atteggiamento del
governo di Madrid che continua a sostenere il Polisario che rivendica anche
esso, sostenuto dall’Algeria, l’autodeterminazione del Sahara occidentale. Un
esame di coscienza dei governanti di Madrid è doveroso in questo caso. Se il
Marocco, e la Francia
ad esempio incominciano a sostenere la Catalogna , che cosa accadrà?
Occorre, oramai, trovare un nuovo concetto giuridico alternativo all'autodeterminazione, che
unisca i popoli anziché dividerli. Sarebbe una bella evoluzione giuridica di tal principio.
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