J’Accuse sulla via di Portanacciom decine di miliaia di multe ai danni dei cittadini


Portonaccio!
A te ogni bacio...
Amata, odiata via
Che bella alchimia!
Sei diventata una miniera d'oro
di questo tempo senza decoro
Avrei voluto che tu diventassi un giardino
libero da ogni vicolo per il cittadino...
Ma ahimè ti sei tanto illusa...
la vera ricchezza non sarà mai confusa
con l'oro e l'argento 
ma solo con il popolo redento...

J’Accuse sulla via di Portanacciom decine di miliaia di multe ai danni dei cittadini

Immaginate una via di nome Portonaccio. Un'arteria qualunque nella periferia romana, dove sfocia il traffico proveniente dal raccordo anulare, dall’autostrada Roma –l’Aquila e quello cittadino proveniente dalla Prenestina. Questa via era stata da sempre considerata una via preferenziale consentita al solo traffico di Autobus e Taxi. Poi venne un giorno, a seguito delle variazioni intervenute durante e dopo la costruzione della nuova stazione Tiburtina, in cui essa venne consentita al traffico cittadino. Per anni si è circolato liberamente in questa via, sempre gonfia e intasata di traffico. Ma Roma, come tutte le capitali mondiali è così. Occorre o deportare le macchine o creare un nuovo modo non inquinante per spostarsi in città!  Ma la notizia di quest’articolo non è questa.  Lo scandalo è che qualche furbetto si svegliò un giorno e pensò di ripristinare il divieto in questa via al traffico cittadino. Così Portonaccio, da via libera, abbandonata, inquinata e stuprata dal traffico e dallo smog divenne un giorno la miniera d’oro del Comune di Roma dove cascano valanghe di multe ogni giorno dai poveri ignari cittadini che pensano ancora che essa è ancora libera al traffico cittadino. Non venite a dire ai cittadini, "disse un pover uomo a cui fecero decine di multe che qualcuno non ha previsto questa scandalosa situazione?". Si sapeva e come?
Si sapeva che quella via è diventata strategica per il traffico e che le multe sarebbero cadute sul comune di Roma come una vera e propria manna dal cielo. Questo modo di amministrare assomiglia ad un vero "racket legalizzato e sistematico che permette di mettere le mani nei portafogli dei cittadini romani. Fino ad oggi le multe sono arrivate a 235.000 (136.000 a maggio, quasi 99.000 a luglio). In molti hanno ricevuto più verbali. Qualcuno, passando tutti i giorni, è arrivato a superare quota 40. Un dramma che ha portato a manifestazioni e proteste e che si è trasformato appunto in una valanga, questa volta d'inutili ricorsi“. In questo contesto, questa vicenda ci fa ripiombare negli incubi delle repubbliche delle banane. Pertanto le telecamere poste a via Portonaccio continuano a mietere nuove vittime ogni giorno. “Basta mandare indietro le autovetture anziché multarli!” ripeté ancora un altro cittadino. Ma qui i vigili preferiscono far lavorare le telecamere! E’ un’assurdità. Questa vicenda deve interessare i partiti e per primo il M5S. Aspettiamo delle risposte, come i promessi Appalti. Appunto servono i soldi, ma prenderli in questa maniera è un modo inaccettabile e molto discutibile.

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