J’Accuse del 16/11/2017 sulla sudditanza agli
USA. l'Europa senza una chiara identità poltica
Il mondo si apre...
a chi sarà fedele al re
e si chiude ai rivoltosi
Se volete non perdere la speranza
Gareggiate per dare la sudditanza
O avrete tempi tenebrosi...
Nella sua recente visita negli USA, Di Maio ha
assicurato i responsabili americani sul fatto che il suo Movimento non è filorusso.
Ora riflettete bene! Ogni volta che un partito vuole arrivare al governo in
Italia deve dichiarare la sua sudditanza ai padroni del mondo.
Se la memoria non vi tradisce, vi ricordate i
tempi lontanissimi quando il Movimento Sociale voleva diventare una forza di
governo in Italia, grazie all'appoggio dell'ex Cavaliere?
Allora Fini fece la svolta di Fiuggi e
trasformò il suo partito ( Il Movimento Sociale) in Alleanza Nazionale. (Gli
attuali dirigenti di Fratelli d'Italia, i nostalgici del fascismo, se lo sono
scordati!). E allora a Fini non bastò democratizzare il suo partito,
bonificandolo, per così dire, dagli spettri e dalle idee del passato fascista,
ma andare fisicamente a Gerusalemme e a Washington al fin di rassicurare gli
americani sulla sua sudditanza politica e la nuova identità democratica del suo
nuovo soggetto politico.
Come la storia si ripete? Con l'avvicinarsi delle elezioni Politiche, il M5S teme, come lo
dimostrano i fatti, di essere additato come referente di Putin in Italia.
Inoltre la tanto vantata democrazia partecipativa sulla rete, potrebbe rivoltarsi
contro come un boomerang e rivelarsi tanto insufficiente quanto illusoria da
fruttare un autentico attributo democratico al Movimento? E allora incominciano i preparativi e le
manovre. Si trama e si preparano le contromosse contro chi complotta in
continuazione per discreditarlo. Si gareggia nel ribadire la propria fedeltà
all'alleato americano. “Siamo tutti americani. Non abbiamo affatto bisogno di
dirlo. Qualcuno di noi è più americano degli americani: siamo noi il vero
baluardo della democrazia e della libertà in Occidente!
Ma a quale costo svendersi così a chi disprezza
questi stessi valori in nome della supremazia globale?
Tradire gli ideali di libertà, di sovranità
e di democrazia che sono alla base del successo conseguito? la visita di Di
Maio s’inserisce in questo malsano contesto del Russiagate e dei rincari verso chi
dimostrerà meglio la sua sudditanza a Washington. Però, occorre sottolineare la
malsana idea che demonizza il proprio avversario politico e strumentalizza
quest’idea fin farla diventare deleteria e controproducente! Lo sa bene lo
stesso Trump che vuole restituire all’America la sua grandezza oramai sbiadita
e appassita dalle politiche sbagliate dei suoi predecessori. Trump rischia la
sua presidenza perché egli stesso è accusato di cospirazione contro gli
americani. E' un'idea tanto miserabile
quanto assurda: quella di crearsi dei nemici per poter continuare a regnare.
Ora Di Maio, o Salvini, leader politici visti come potenziali referenti della
Russia in Italia, ora Le Pen e i centristi francesi accusati a loro volta di
attingere fondi e sostegno da Mosca, ora i socialdemocratici tedeschi più
realisti e più possibilisti verso un’intesa con la Russia, ora i Podemos
spagnoli…La lista è lunga. Questo
contesto ci ricorda i tempi in cui gli americani vedevano i partiti comunisti
italiani, francesi e spagnoli …come degli strumenti nelle mani dell’Unione
sovietica e facevano di tutto per impedire il loro arrivo al potere. La storia
si ripete. Gli uomini non imparano mai come evitare gli errori del passato. Ma
una conclusione è doverosa a questo punto: l’Europa stenta ad avere una
personalità politica indipendente, non ha nessuna propria strategia politica e
rimane prigioniera delle sue angosce e visioni ristrette di un mondo migliore
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