Ascolta il mio petto...
La pace è in pericolo
Ed io non riesco a parlare
Dimmi che cosa posso fare?
Questo mondo è così bello!
Se la pace mondiale ha retto per oltre 70 anni, è perché i
politici delle maggiori superpotenze che avevano governato sono stati ben
consapevoli del fato che qualunque conflitto mondiale avrebbe annientato tutti
i paesi e l’umanità intera. Questa stessa consapevolezza basata sul deterrente
del possesso delle armi nucleari aveva fino ad oggi salvato il nostro pianeta
alla distruzione totale.
Oggi ci sentiamo sull’orlo di un terzo conflitto mondiale. La
pace è seriamente minacciata in Estremo Oriente. Kim Jong-un
ha lanciato la sua sfida agli Stati Uniti d’America, gendarmi e arbitri della
situazione in quella regione così densa d’interessi e di questioni scottanti. L’emergenza
della sua Corea come potenza nucleare sta tormentando i generali e gli
strateghi di Washington. Che fare si domandano tutti, davanti ad uno che il
loro presidente sta chiamando in modo dispregiativo, il piccolo cagnolino, little
Rocket. Certo non è certo un modo per attenuare le tensioni. Gli americani, o
al meno questo particolare Presidente, non sembra avere l’intelligenza adatta
per evitare al mondo un conflitto distruttivo e inutile. Sembra un’altra volta
che questa generazione di statisti americani al governo della più grande
democrazia esistente sulla terra, non abbiano capito le lezioni del Medio
oriente. I loro interventi militari non hanno risolto per nulla le questioni
relative alla democrazia e al rispetto dei diritti umani, bensì le hanno aggravati
e peggiorati rispetto alle dittature preesistenti. La questione della Corea va
risolta, come ha ripetuto oggi stesso Lavrov, ministro degli Affari Esteri di
Mosca con la via del negoziato. La via delle sanzioni adottate e richieste contro
Pyongyang e aggrava la situazione sul terreno.
Ma come convincere la Corea del Nord ad abbandonare il suo programma
nucleare?
Bella domanda. Certo con la prepotenza militare non si giungerà
da nessuna parte. Gli americani possono se lo volessero, usare tutti i loro
mezzi economici per persuadere questo paese a smilitarizzare, nell’ambito di un
accordo dignitoso e garantito dalla Cina e dalla Russia. Questo vorrà dire l’apertura
di una nuova era di pace e di prosperità economica a livello non solo di quella
regione ma del modo intero.
Vivere con il dito sul grilletto e l’idea che tutto può
finire è angoscioso e oltretutto è un fallimento di tutti i nostri governanti,
in particolare di quelli che governano oggi il pianeta.
Amate la pace
veneratela, perché se essa vi lascerà avrete solo lutti e tenebre.
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