J’Accuse del 5/01/2017 sui nuovi buoni Grillini candidati alle parlamentarie 2018
Qualcuno sapeva già che le candidature alle
parlamentarie 2018 sarebbero state aperte la vigilia di Capodanno, a cavallo
tra le feste, e avrebbero consentito non solo a chi come si diceva nei
precedenti regolamenti era iscrtitto e si era candidato alle elezioni comunali
o regionali ecc, ecc..., ma a chiunque di partecipare, iscrivendosi alla neonata Associazione
del M5S, creatura di Di Maio? Ebbene sì. Non si tratta di informazioni
riservate ma strettamente riservate a coloro che nel segreto delle stanze sono
stati invitati a presentare le loro candidature. La cosa sbalorditiva e per
giunta inaccettabile è che oltre alla discutibile scadenza fissata tre giorni
dopo l’apertura delle parlamentarie e al fatiscente sistema operativo spesso
risultato inaccessibile, si sono visti candidarsi dei personaggi che non hanno
nulla a che fare con la storia, le idee e gli ideali portati avanti dal nostro
movimento, come se le poltrone del parlamento nazionale sono diventati dei
posti di lavoro molto appetibili messi a concorso dall’ufficio di collocamento del
sistema stellare del movimento. Ora che si tratti di una prova di democrazia di
rete (magari inceppata) e di partecipazione alla vita politica del paese in un
contesto storico caratterizzato dalla sfiducia verso le istituzioni e dall’astensionismo,
non vi è nessun dubbio, ma non si può egualmente nemmeno far finta di nulla: la
gente che si è presentata non ci rappresenta e non rappresenta la nostra
storia. Questi personaggi del mondo dello spettacolo, del giornalismo e quelli
che si sono distinti nella cronaca come il De Falco hanno la stoffa politica
per rappresentare le ideali del M5S? Se
sono in cerca di rivalse o di lavoro, che lo facciano altrove. Questa delle
parlamentarie è una battaglia politica cruciale sia per il M5S sia per il
futuro del paese Italia.
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