J’Accuse del 2/02/2018 sulla pubblicazione dei
risultati delle parlamentarie M5S 2018
Scese la scure…
Per scartare le congiure
Ma essa è cieca
e il marcio è rimasto…
Come il germe d'ogni fine
Sul futuro nefasto
Di disincanti e morsure
Di Maio ha promesso davanti alla stampa che saranno
pubblicati presto i risultati delle parlamentarie M5S 2018. Ma la domanda che
poniamo noi del Movimento: perché tanto ritardo e tanto presunta opacità dietro
queste presunti temporaggiamenti.
Certo lo scalpore e le polemiche che hanno
suscitato e accompagnato queste
parlamentarie 2018 al Movimento grillino sono tante. Nessuno si sarebbe mai
aspettato che il M5S aprisse le sue porte e desse la possibilità a tutti di
candidarsi. Ma questo, ovviamente, avrebbe comportato a rischio la purezza e la
qualità dei nuovi componenti. Ecco perché, così come è stato previsto dal nuovo
regolamento, si è imposta l’esistenza di un filtro che avrebbe agito dall’alto
per scartare gli infedeli, i cacciati e magari gli arrivisti senza ideali e
senza una passione politica. Abbiamo visto come alcuni candidati sono stati
scartati per le loro idee o per alcuni poster pubblicati contro il Movimento.
Che si tratti di libertà d’espressione o di fondata critica al Movimento, non
importa. La scure quando viene lanciata non ha pietà né possibilità di ricorso.
Ci sono tanti casi clamorosi: giornalisti, uomini dello spettacolo,
imprenditori, presunti delinquenti, tutti con l’ambizione di diventare degli
onorevoli; scusate non è questa la terminologia adottata dal M5S! Qualcuno vi
dirà con una mail, dove sarà allegato il codice di comportamento e quello
etico, che diventerete dei Portavoce del popolo. La parola Onorevole è contro
il principio di uguaglianza tra gli
uomini. Essa ricorda la Mafia e non fa bene alla democrazia. Ahi! A proposito
di democrazia, vi rammento che l’esistenza dei filtri è essa stessa contro la democrazia
e la libertà. E allora che fare? In questa fase ci dobbiamo affidare al timone
del capitan Di Maio. Attendiamo i
risultati auspicando che questa vicenda sia da lezione all’intero Movimento e
che casi come quello del candidato senatore Emanuele Dessì,
candidato grillino nel collegio senatoriale di Latina, faccia
riflettere sull’opportunità e la qualità dei candidati. In fondo così che
differenza c’è tra noi e gli altri? Rappresentiamo noi l’auspicato e atteso
cambiamento nel paese?
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