C'è una bandiera issata
nella resistente Macerata
Non è certo quel tricolore,
di odio e di terrore
ma un messaggio d'amore
Nessuno muore per il suo colore!
J’Accuse del 9/02/2018 sul ritorno del
fascismo e la sparatoria di Macerata
Ieri ho seguito sulla 7 la trasmissione
settimanale di Corrado Formigli. Tema centrale della puntata: la mancata strage
di Macerata e la sparatoria contro i negri. Insomma Corrado introduce la
puntata citando l’inquietante articolo di Giuliano Ferrara, giornalista dalla
fede e dalle idee tutt’altro che di sinistra, nel quale egli si domanda come
mai gli italiani, o almeno coloro che li rappresentano, non si sono indignati
davanti alla gravità dei fatti di cui la città di macerata è stata il
palcoscenico? Come mai non si è avuta la stessa reazione quando altri attacchi terroristici
sono stati sferrati in altre città e altri simboli dell’Occidente? Ironicamente
egli aggiunge: nessuno in Italia è andato a dire: je suis africani,
citando i nomi delle 5 vittime…, una ad una. La scabrosa e scandalosa
conclusione alla quale arriva, una volta fatta questa premessa è che a nessuno
importa di questi africani che hanno riempito le nostre strade e che vengono
visti dalla gente come un pericolo e una minaccia per l’intera società. In
questo stesso contesto s’inseriscono i Movimenti di estrema destra, i Salvini e
Berlusconi i quali cavalcano con un discorso politico che si alimenta sulla
pelle nera di chi è venuto in Italia in cerca di un rifugio. L’esigenza d’individuare
un nuovo nemico per radunare le masse sotto la bandiera tricolore di un nuovo “fascismo”
di matrice razzista e xenofoba rappresenta la tendenza attuale della destra
italiana, rea nel passato per tutti i disastri e le politiche fallimentari
quando era al governo del paese. La stessa timidezza con la quale è stato
affrontata la strage di Macerata da parte della sinistra nel non mobilitare,
oltre agli apparati dello stato, la stessa società civile, è un sintomo di
quella debolezza delle forze democratiche e sane di questo paese. Oggi in
Italia, nessuno capisce che il problema dei profughi e dell’immigrazione in
generale rappresenta una sfida non solo per lo stato italiano e la stessa
democrazia, ma per l’intera Civiltà occidentale. E' una questione di vita o di morte! E lo stesso discorso vale per il
M5S che tace per paura di perdere i voti. Abbiamo visto l’atteggiamento freddo
e menefreghista al momento del varo della legge che doveva concedere la cittadinanza
ai bambini degli extracomunitari nati in Italia. “Fatelo decidere dal
Parlamento europeo, dissero i grillini!” Occorre agire in fretta. L’ascesa di salviani
e delle forze di estrema destra e la loro strumentalizzazione di questo
problema per guadagnare più consenso è ben evidente. Le loro ricette sono le
stesse: meno Europa, meno immigrati, meno stato e magari aggiungerei più ronde fasciste e meno gente
intelligente. Loro cavalcano sull’ignoranza e la stupidità delle persone. Ma
noi cavalchiamo con i nostri ideali e valori universali di libertà, eguaglianza
e fratellanza.
Commenti
Posta un commento