J'Accuse del 13/04/2018 il Marocco ammonisce l'Algeria, basta col Polisario.
Da 43 anni che Il governo algerino sostiene apertamente i cosiddetti separatisti sahraoui dandoli rifugio, armi e sostegno politico, diplomatico, economico e militare. Per 43 anni ha eretto un muro d'odio e d'invidia contro i fratelli marocchini pel fatto che Rabat si era riannessa il Sahara nel 1975. Tutto quello che conta per i dirigenti alegrini che si sono succeduti al governo di Ageri è questo territorio desertico conteso. Davanti ai loro occhi, i popoli del Maghreb non hanno nessuna considerazione. Per decenni l'Algeria aveva pagato con i soldi pubblici alegerini il polisario e i suoi mercenari armandoli con le armi più sofisticate, allorché la situazione economica e politica del paese nordafricano è andata deteriorandosi sia sul piano del rispetto dei diritti umani sia sul piano economico e sociale. I tanto sbandierati diritti umani, ivi compreso il diritto all'autodeterminazione sono sempre calpestati all'interno del paese in nome della ragion di stato; mentre all'esterno sono declamati per contendere al Marocco la sua riannessione del Sahara occidentale.
Ma la domanda che si pone: a che cosa servirebbe la creazione di uno stato indipendente del cosiddetto Sahara occidentale nel Maghreb? Abbiamo visto ultimamente com'è andata la vicenda catalana! L'appoggio internazionale al governo di Madrid è scattato immediatamente. Perché non successo lo stesso per la vicenda Sahara occidentale? Evidentemente, qualcuno pensa da sempre che non siamo popoli dalla pari dignità e diritti. E qui sorge un'altra domanda fino a quando l'Algeria continuerà a sopportare sul suo territorio nazionale l'attività terroristica del Polisario? Rabat non ne può più anche alla luce delle ultime violazioni del Cessate il fuoco vigilato dalle truppe ONu sin dal 1989. In queste ultime ore si notano ammassamenti di truppe e di materiale bellico sul confine sud e est del Marocco. Rabat vuole far capire agli algerini che è giunta l'ora che la smettano di ipotecare l'avvenire dei popoli del Maghreb con una stupida e meschina vicenda politica creata ad arte dai loro generali malati di potere e d'invidia. Diceva il Re Hassan II, riferendosi ai due paesi: "se loro avessero un briciolo di civiltà di cui il nostro paese pullula, allora sì che il loro atteggiamento sarebbe stato diverso nei nostri confronti". Ahimè, siamo forse giunti al limite d'ogni pazienza.
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