Si è parlato troppo dei vincitori e dei
vinti delle ultime elezioni politiche. Sono stati i populismi ad avere la
meglio su quei partiti tradizionali o quest’ultimi sui populismi?
Ora dal quadro politico uscito fuori dalle urne
emerge l’impossibilità di comporre una coalizione politica in grado di
governare il paese. Un’ammucchiata tra gli uni e gli altri risulta l’unica
soluzione per uscire dallo stallo attuale. Ecco perché lo scetticismo di Di
Maio di fronte alle avances della Lega e di Forza Italia è assai comprensibile. Se
però dipendesse dal solo Di Maio tale opzione, la cosa poteva anche star bene, ma
il fatto di mettersi col Centro Destra rischia di minare e dividere l’intero
Movimento. La vittoria del Centro Destra in Molise è tuttavia un brutto segnale
per Di Maio perché il Movimento può
perdere benissimo in pochi mesi quel consenso elettorale ottenuto nel sud
Italia, se non si agisce subito con delle proposte.
E allora quali proposte fare?
Il contratto alla tedesca sembra una soluzione
ma dal momento che i governi sono per definizione politici e non contrattuali,
la cosa risulta poco credibile e persino ridicola. Lo sanno bene i politici medesimi che in tempi
elettorali si comportano in una maniera e in quegli ordinari hanno un
atteggiamento freddo e distaccato dal popolo. I populismi sono per
definizione tanto ostili alle regole istituzionali quanto alle forze reazionarie del
sistema che le rappresentano. Fare un governo oggi tra Cinque stelle e Forza
Italia significa mandare a fuoco anni di lotte politiche e di aspirazioni al
cambiamento in questo paese. Lo stesso dicasi vale anche per il tentativo di
Roberto Fico, vale a dire fare un governo tra il partito democratico e i
grillini. Sono due forze diametralmente opposte. E’ come combinare un
matrimonio tra reazionari e rivoluzionari, ammesso che il Movimento grillino lo sia ancora. In questo contesto poco chiaro dove si inneggia all’europeismo e
all’atlantismo, qualcuno già sta tifando per un governo PD- M5S. Vi lascio
questa ultima considerazione e con una domanda inquietante: chi ha perso e
chi ha vinto le elezioni del 4 Marzo 2018?
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