J’Accuse del 7 settembre sulla fiammata del nazionalismo
C’è una tendenza nel paese ad abbracciare le idee di Salvini
che nulla hanno a che fare con la nostra storia e con i nostri valori. Dalla
Lega Nord alla Lega Nazionale. L’ascesa è stata fulminante e nessuno, nessuno,
soltanto qualche mese fa, poteva immaginario questo scenario politico in
Italia, la fiammata del nazionalismo, il ritorno all’adorazione di un capo
politico la cui ascesa politica e le cui provocazioni sono abbastanza note a
tutti. E’ innegabile che la partitocrazia che aveva depredato e malgovernato il
paese ha le sue colpe e altrettanto innegabile il ruolo negativo e, direi quasi
oppressivo, svolto dalle Istituzioni europee nei confronti dell’Italia,
lasciata sola ad affrontare le crisi e le emergenze, ma è sicuramente
inaccettabile e soprattutto incondivisile la reazione nazionalista incarnata e
portata in avanti dalla Lega. C’è nel paese, e direi in Europa oggi, un clima
di sfiducia reciproca tra i governi. La colpa però è di coloro che avevano
consegnato quest’Europa alla cupidigia dei mercati, all’insensibilità delle
borse e alla cecità delle nostre istituzioni nazionali ed europee. Oggi abbiamo
davanti la fiammata del nazionalismo con i suoi super eroi, i suoi
prestidigitatori, i suoi fantasmi del passato. Le masse vogliono credere
nolente o volente, facendo amnistia del passato, a qualcosa di deleterio, di
antistorico che se tornasse, annienterebbe nuovamente le loro società e le
ridurrebbe alla miseria e alla povertà vera.
Ahimè, il problema del ritorno dei nazionalismi è proprio
insito nel genoma delle nazioni, qualcosa forse d’inguaribile o d’indomabile. Tocca
alle coscienze vive come ai fari sulle sponde, di avvertirle: il nazionalismo è
un male assoluto! Abbiate la grande dignità d’amare la vostra patria e di far
tutto perché essa rimanga viva e lucente tra le nazioni, così come una stella
lo è nel cielo infinito.
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