J’Accuse del 2 novembre 2018 la scuola nazional-populista:
lo spauracchio dell’immigrazione tra verità e ipocrisia
Non vi è nessun dubbio che l’esperimento politico italiano della
formazione del governo giallo-verde che ha appunto visto sciogliersi populisti
e nazionalisti, sia pur nella discutibile e deridente cornice del contratto,
sia stato di grande interesse da parte dei movimenti e dei partiti affini in
giro nel mondo. Questa preoccupante realtà rappresenta oggi una grande scuola
politica non solo per i partiti nazionali e populisti europei che vogliono
copiare gli stessi temi e spauracchi usati da Salvini per accrescere il loro
consenso e conquistare il potere dentro il loro paese, ma addirittura lo è
persino per il presidente della maggiore superpotenza Donald Trump. Molti
analisti hanno rimarcato come oggi l’America multietnica e democratica di Trump
abbia plagiato proprio dagli estremisti partiti della destra europea i temi
immorali della xenofobia per chiamare a raccolta i suoi sostenitori evitando in
questo modo che i democratici vincano le elezioni di Mid term. Non
dimentichiamo ancora la visita di Steve Bannon a Roma e il lancio del suo
movimento a favore di un modo sovranista e populista. Se l’idea del populismo
oggi va di moda, se essa volesse dire difesa dei diritti dei popoli, sarebbe
ben accolta. Tuttavia, non si tratta di quel populismo appena descritto, ma gli
atuali fautori e sostenitori del populismo sono dei nemici della democrazia e
del rispetto dei diritti dei popoli e di quella libertà che è alla base delle
relazioni internazionali.
formazione del governo giallo-verde che ha appunto visto sciogliersi populisti
e nazionalisti, sia pur nella discutibile e deridente cornice del contratto,
sia stato di grande interesse da parte dei movimenti e dei partiti affini in
giro nel mondo. Questa preoccupante realtà rappresenta oggi una grande scuola
politica non solo per i partiti nazionali e populisti europei che vogliono
copiare gli stessi temi e spauracchi usati da Salvini per accrescere il loro
consenso e conquistare il potere dentro il loro paese, ma addirittura lo è
persino per il presidente della maggiore superpotenza Donald Trump. Molti
analisti hanno rimarcato come oggi l’America multietnica e democratica di Trump
abbia plagiato proprio dagli estremisti partiti della destra europea i temi
immorali della xenofobia per chiamare a raccolta i suoi sostenitori evitando in
questo modo che i democratici vincano le elezioni di Mid term. Non
dimentichiamo ancora la visita di Steve Bannon a Roma e il lancio del suo
movimento a favore di un modo sovranista e populista. Se l’idea del populismo
oggi va di moda, se essa volesse dire difesa dei diritti dei popoli, sarebbe
ben accolta. Tuttavia, non si tratta di quel populismo appena descritto, ma gli
atuali fautori e sostenitori del populismo sono dei nemici della democrazia e
del rispetto dei diritti dei popoli e di quella libertà che è alla base delle
relazioni internazionali.
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