J'Accuse del 25/02/2019 sulla tendenza dei risultati elettorali nelle elezioni regionali sarde
Si profila un'altra sconfitta per il M5S o perlomeno una chiara e innegabile tendenza a perdere il consenso conseguito nelle politiche di un anno fa. Questo è il secondo risultato che conferma questa tendenza negativa del partito guidato da Di Maio. L'altro dato assai sorprendente è la tenuta del partito democratico che risulta essere contro tutte le previsioni di qualche settimana fa la vera alternativa alla coalizione dell'armata Brancaleone delle destre guidata dalla Lega di Salvini.
Non c'è dubbio che occorre mettere in esame e capire le ragione di questo calo di consenso. Sebbene non lo si ammette con chiarezza, il tempo preme perché si faccia un bell'esame di tutta la situazione che si è creata sin dalla stipula del contratto con Salvini. E a dirlo in parole concrete: mentre il M5S si è preso i ministeri più difficili con gli obiettivi impegnativi prefissati, la lega di Salvini si è concentrata sui ministri della propaganda e le uniformi del suo leader, che ingannano il paese e parlano alla sua pancia e da qui sembra cominciato il tracollo. Occorre con urgenza rivedere le carte e le strategie di comunicazione. L'avvenire del M5S ricomincia dalla Sardegna.
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