Agli "stati dentro lo stato", alle mafie che controllano interi territori nello stato, ai partiti che arruolano malavitosi per farsi accrescere il consenso e la conservazione del potere, ai notabili dello stato che tramandano alle loro entourage e alle loro clientele potere e autorità, alle istituzioni della repubblica che custodiscono delle verità sulle quali c'è il sigillo del segreto di stato, la verità signori è il sentiero verso la giustizia; se voi impedite al popolo di conoscere la verità sui diversi attentati che hanno insanguinato il paese nei passati decenni, la repubblica rimarrà in lutto per i suoi cittadini, ai quali è stata strappata la vita in nome di losche strategie della tensione di cui l'Italia era ed è ancora un potenziale teatro.
In Italia, tuttavia, esistono dei settori dello stato che non si sono ancora arresi a questa logica. Sono magistrati, Istituzioni della sicurezza fedeli alla Repubblica che lavorano in silenzio. La speranza è che come ha affermato il nostro presidente della Repubblica Sergio Mattarella, questo nuovo vento porti al cambiamento radicale, alla vittoria dello stato sano su quello deviato e infine all'affermazione della verità sulla strage di Bologna e Ustica e di tutte le altre. E' un diritto sacrosanto dei nostri cittadini.
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