J’Accuse del 3 dicembre sull’appello dell’attrice americana Scarlett Johansson a liberare i dissidenti egiziani che marciscono in carcere
J’Accuse del 3 dicembre sull’appello dell’attrice americana Scarlett Johansson a liberare i dissidenti egiziani che marciscono in carcere
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Se dovessi definire l’appello
dell’attrice americana Johansson Scarlett a favore del rilascio dei 4 dissidenti
egiziani, Gasser, Karim, Mohammad e Zaki, lo qualificherei di coraggioso e
commovente. Una donna americana, star di Hollywood è colpita dalla barbarie
praticata dal regime egiziano contro i suoi cittadini. Un arbitrio che non ha
eguali nel pianeta e questo sotto gli occhi di tutti i governi democratici dell’occidente.
Che cosa penserebbero di lei coloro che amministrano la politica estera del suo
paese e che intrattengono relazioni diplomatiche e politiche col generale Sisi.
Probabilmente egli fu portato al potere proprio da coloro che impediscono il
cambiamento nel mondo arabo. La democrazia è vietata e la tutela dei diritti
umani è altrettanto vista come la spada di Damocle, perché essa metterebbe fine
a tutte le prevaricazioni e gli eccessi consentiti finora a coloro che
opprimono i loro popoli in nome di uno status quo politico insostenibile e
soprattutto vergognoso e ingiusto. La fine dell’esperimento democratico che ha portato i Fratelli Mussulmani al potere in Egitto è stato voluto proprio perché
avrebbe messo a nudo questa verità: le contraddizioni e gli squilibri in
Medio-oriente sono un problema che dovrà prima o poi venire al pettine della
storia. L’istituzione militare in Egitto ha impedito la democratizzazione della
nazione e non aveva nessun diritto per farlo sennò quello che le ha conferito
la sua posizione di forza e di arbitrio. Il colpo di stato contro il presidente
Morsi non è stato condannato da nessuno, come doveva essere, perché appunto i
Fratelli Mussulmani sono ritenuti un pericolo per l’occidente e per la stessa Israele.
E allora chi vuole la dittatura in Egitto? Chi rifiuta il dialogo? Ma la caduta dell’Egitto sotto la morsa dei
generali è una sconfitta della democrazia e un grave attentato contro quella
primavera araba che tutti speravano durasse a lungo…
La Scarlett dovrebbe fare un
altro appello al Presidente Biden affinché gli Stati Uniti d’America facciano
un esame di coscienza e risolvano una volta per tutte la questione della
democrazia e del rispetto dei diritti umani nel Medio-oriente, la quale è
strettamente connessa con il problema della Pace con Israele. Finché i
palestinesi non avranno una loro patria di cui parte di Gerusalemme sarà
capitale, il mondo arabo rimarrà ostaggio di queste interferenze vergognose e ripugnanti.
L’esempio dell’attrice americana vale per tutti gli star che vogliono impegnarsi
per un mondo senza tortura, senza catene e senza fame. A tutti il diritto alla
libertà e alla dignità. Liberate i dissidenti egiziani…
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