J’accuse del 22 febbraio sull’espulsione dei deputati e dei senatori del M5S a seguito del voto contrario al governo Draghi
J’accuse del 22 febbraio sull’espulsione dei deputati e dei senatori del
M5S a seguito del voto contrario al governo Draghi
Prima di tutto vi vorrei riproporre di seguire il J’accuse registrato in
diretta Facebook su tale vicenda al link seguente:
https://www.facebook.com/miskh/videos/10158928145527731
Brevissimamente vorrei nuovamente soffermarmi sulla gravità di tali
provvedimenti d’espulsione che connotano un clima di restaurazione e d’intolleranza
non solo nel M5S ma nell’intero paese.
Abbiamo visto tutti con quale propaganda politica e mediatica il governo
Draghi sia stato ideato, proposto e approvato da entrambe le camere del nostro
parlamento. A mio avviso, non è ovviamente come si è cercato di veicolare il
governo della responsabilità nazionale, ma il governo di un sistema politico,
corrotto e decadente, il quale sentendosi in pericolo dopo il fallito tentativo
di costituire un governo Conte Ter, abbia avuto questa trovata geniale, e direi
questa consueta pratica, di ricorrere agli ex governatori della Banca d’Italia
per poter salvare la "propria pelle" ossia le proprie poltrone. Draghi è un banchiere che viene presentato come l'uomo "dalla stoffa
di un politico legittimato" e l' "unico capace" di poter prendere le decisioni giuste e
opportune in questo momento così drammatico della storia nazionale. Sebbene
egli sia un uomo di grandi esperienze, nulla al mondo gli conferisce questa
legittimità, tranne quella attribuita dal presidente della Repubblica nel nominarlo il presidente del consiglio, su cui si è piegata la maggioranza delle forze parlamentarie. Ora quest’accordo
è una chimera che lascia il tempo che trova. Sappiamo bene che la caduta del
governo Conte è stata tramata da più parti in segreto per lasciare appunto
Palazzo Chigi al Banchiere tanto stimato a livello internazionale. Da osservare,
tuttavia, il machiavellismo e l’ingratitudine con i quali è stato trattato il
Prof. Conte. Questo atteggiamento nichilista è tipico nella storia politica e
parlamentare del nostro paese. Lasciamo le “pance grosse” gioire e tramare per
il malloppo che arriverà dall’Unione europea, lasciamo appunto quel che rimane
del M5S godere dei pasti e dei fasti dei tempi che torneranno mai più. Lasciamo
il Grillo, ossia il fortunato Coluche italiano, mandare a fa… i suoi e non
quella stessa classe politica che egli scherniva nei suoi raduni e nei suoi
Vaffà… Che pazzia! Direbbe l’osservatore. Il sistema ritorna più imponente e
restauratore e il popolo? Mi rammarica osservare che in Italia c’è una
tradizione a subire senza reagire. Le fandonie dei politici e i terrori delle
Mafie che pullulano nel bel paese. Che strano paese! Di navigatori, poeti, scienziati…,
la lista è lunga ma di rassegnati e si co...oni. La solidarietà di J’Accuse va
a coloro che hanno dissentito dentro il M5S. A mio avviso si sono auto delegittimati
coloro che un tempo si spacciavano per i paladini della purezza e della rettitudine. Peccato.
Commenti
Posta un commento