J’Accuse sul concetto filosofico della Via Crucis. Tra verità e allegoria
Giambattista Tiepolo, Flagellazione di Cristo, Museo del Prado, Madrid
Mio intervento su facebook su tale tema:
https://www.facebook.com/miskh/videos/10159022020567731
Disse Nietzsche ai suoi: “agli uomini non vengono narrati i fatti esattamente
come sono accaduti, ma le loro interpretazioni”. Le storie difatti vengono
alterati o per u motivo o per un altro. Capita spesso perché gli uomini hanno
dentro di sé questa capacità di annichilire la verità e di renderla ciò che ne rimane
pur nella sua palese illogicità e incoerenza, addirittura più sacro della
verità stessa. Mi riferisco al dogma dell’unicità di Dio che unisce e divide le
religioni monoteistiche. Proprio l’interpretazione che viene data alla nascita
di Gesù à il punto nodale: laddove si attribuisce la paternità di tale nascita
alla provvidenza. Ma è talmente sottile e fondamentale la compressione di tale
miracolo che la sua errata interpretazione tinge irreversibilmente il suo
cattivo interdette d’eresia e di politeismo. Dio nel suo sconfinato e infinito
reame non ha avuto progenitori Né avrà prole. E’ scritto, scolpito perfino sui
pianeti più remoti. La stessa trinità è un modo per dubitare della sua unicità.
E per quale ragione egli si sarebbe immolato per noi? Allorquando dobbiamo noi
immolarsi per tramandare i suoi comandamenti?
Il carattere sottile quasi inavvertibile della questione inficia questa
stessa interpretazione di conclamata eresia. Domandate agli uomini chi è Dio? Ma
nessuno saprebbe dare la risposta più congeniale e vicina alla verità.
Probabilmente dio è riflesso dentro di noi. Anzi è proprio il suo riflesso che
noi percepiamo in noi stessi e negli uomini che incontriamo lungo il percorso
della nostra esistenza terrena. “L’uomo è fatto ad immagine e somiglianza del
suo signore!”. E’ l’immagine che noi guardiamo con la stessa luce che illumina
i nostri occhi e i nostri cuori. E quale luce può cancellare la verità o le
verità celesti? E aggiungerei la nostra ragione?
Solo la ragione aveva servito e servirà agli uomini per scacciare gli oscurantismi
e le tenebre in cui sono immersi. A questa stessa ragione universale che guida
gli uomini e i popoli il compito di ritrovare e riscrivere la verità. Perché
solo la verità è in grado di riavvicinare i divisi e i diversi. Nessun dogma è
inderogabile, nessun’artificiosa verità è eterna, nessuna predestinazione è
stata sancita per sempre. E lo sapete perché? Proprio perché dio ha voluto che
gli uomini lo cercassero attraverso le loro azioni. Più alte sono e più si
avvicineranno a lui. Più generose e integre più gli uomini potranno avere quell’attributo
che avevano avuto profeti e messaggeri: vale a dire l’ombra di dio che illumina
quanto il sole.
Tornando al concetto allegorico insito nella Via Crucis. Noi oggi, come in
ogni tempo, abbiamo assistito al dolore e alle sofferenze degli uomini. Il più
alto è quello di Cristo che si è sacrificato per noi come asserisce la dottrina
cattolica. E’ un’incantevole quanto fuorviante interpretazione. Ma la domanda
che si pone gli uomini imparano dal dolore e dal sacrificio del loro presunto
salvatore? Ovunque assistiamo a sopraffazioni e prevaricazioni, a scempi e
occupazioni ingiuste. Lo sfruttamento dell’uomo ad opera del suo simile e qui
torno all’immagine di dio. Qual uomo umilia il dio che è riflesso nel suo
simile? Se non è un malfattore e direi di più bandito e assassino di speranze,
calpestatori di diritti e delle dignità degli altri uomini. A quell’immagine
stessa di Cristo che s’immola per amore dell’umanità non v’ispirate e men che
meno le vostre azioni…? E allora A qual dio vi appellate e qual dio celebrate?
Occorre oggigiorno un nuovo umanesimo in grado di illuminare e di
riorientare le azioni degli uomini in un mondo smarrito e confuso, in mano a
dittatori sanguinari e a multinazionali che non rispettano i popoli da dove
attingono risorse e mezzi che servono ai popoli cristiani dell’occidente per
mantenere i loro status e il lor tenore di vita, allorché questa stessa
ricchezza produce lì dov’è stata estratta miserie e sofferenze immani.
La Via Crucis oggi ha altri itinerari e interpreti dai volti sfigurati e
dimenticati, ancor d più in questo contesto pandemico così grave e drammatico
perfino nei paesi industrializzati. E allora il mio appello è quello di restituire
agli uomini ciò che gli spetta e a dio la sua centralità, esattamente come
quella del sole nella nostra galassia. Solo il tempo è in grado di mutare i
riti così come un tempo furono generati. Ma solo l’uomo co la sua ragione è
capace di ritrovare la verità che insita nelle scoperte scientifiche e
spaziali. L’universo ci parla ma noi non siamo in grado di capire il suo
linguaggio…
Buona pasqua a tutti
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