Poesia di natale: la
salvezza di natale
Poesia tu che hai
abbandonato il mio cuore
Ritorna a me e illumina
le mie ore
Il natale questa volta è
struggente
La peste gira per le
strade
Come il vento soffia nelle
contrade
Qual stella è così
lucente?
Natale, natale, o vita!
Qual magia mi risuscita?
Se non è quel miracolo…
Di una carezza, di un
seme
Ma ogni dolore preme…
Avanza il male del secolo
Ed è una peste ancora più
crudele
Se la stessa scienza è
così infedele!
Lodato che disse con fermezza
Se tu ora ti spegni…
E con te tutti i sogni
Chi ti darà la salvezza?
In questo difficile frangente, connotato dalla peste del ventunesimo secolo,
l’umanità si trova assediata e ferita. Divisa e confusa come mai prima d’ora. E’
un’umanità in balia all’egoismo più sfrenato. Basti vedere la corsa ad accaparrarsi
i vaccini da parte dei paesi più potenti per salvare le loro “popolazioni”. La
scienza accompagna questo processo di arginare la diffusione della peste, ma
essa non convince perché gli errori sono tanti e l’efficacia degli stessi
vaccini risulta discutibile. In questo contestato di guerra abbiamo imboccato
strade e adottato strumenti che ricordano periodi bui della nostra storia. L’avvento
del natale è una grande occasione per riflettere sul suo significato
originario. Qual significato riacquisire sennò quello della vicinanza ai poveri,
ai malati e ai più deboli della società? Direi non solo a livello locale, ma
allargherei il concetto a livello globale. Oggigiorno lo spettacolo che
osserviamo a livello internazionale è deprimente e privo di questi valori. Constatiamo
le medesime prevaricazioni dei più potenti contro i più deboli. Si continua
a gestire le stesse ingiustizie nelle aree di crisi, a proseguire nella vendita
delle armi a coloro che si preparano per guerre e sventure imminenti, alludo
allo storico contenzioso tra Marocco e Algeria sul Sahara occidentale.
Insomma, è un occidente questo che non ha nulla con il cristianesimo e con i
valori cristiani, direbbe Gesù, se tornasse alla sua gente. La nascita del
Messia rappresentò quel miracolo, o quei miracoli, che diedero lo slancio alla
civiltà della fratellanza e del rispetto dei diritti umani. Che cosa sono la
vicinanza, la solidarietà e soprattutto il riconoscimento dell’altro, diverso
da te, sennò quell’insieme di valori e di principi che attesero secoli per
essere codificati e riconosciuti ai cittadini. Il natale deve riflettersi nelle
azioni e nella stessa vita di ciascuno. La salvezza è nel servire l’umanità e
nell’amare i poveri e nel curare i malati.
Buon natale
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