J’Accuse sullo sciopero generale proclamato da CgiL e Uil: se tornassero le masse politiche e sindacali come un tempo
J’Accuse sullo sciopero generale proclamato da CgiL e Uil:
se tornassero le masse politiche e
sindacali come un tempo
Prima o poi la luna di miele del
sindacato con le forze politiche avrebbe avuto un termine. Fin troppe sono le ragioni
di questo cambiamento di rotta del sindacato nei confronti di quest’armata
brancaleone che sostiene il governo. Ma il ritorno alle piazze e alle
rivendicazioni politiche e sindacali è sempre un dato assai positivo. Ci domandiamo
se la riduzione dell’Irpef avrà un effetto incisivo sulle ridistribuzioni
delle ricchezze. Certo, le cifre presentate sono assai esigue e sia i
pensionati che i lavoratori sotto i 15 e 20 mila rispettivamente, avranno
esigui benefici e tagli fiscali. Il maggio beneficiario secondo il sindacato rimane
la classe media- alta. Per questi motivi la manovra è stata bocciata da
entrambe le Organizzazioni sindacali. Si accusa apertamente il governo
cosiddetto dei migliori di non aver varato riforme e misure adeguate per la scuola,
le politiche industriali e quelle del contrasto, le delocalizzazioni, il
contrasto alla precarietà del lavoro soprattutto dei giovani e delle donne, la
non autosufficienza. Si rammenta, infine, che alla luce delle risorse disponibili
in questa fase, il governo avrebbe dovuto varare una più efficace
redistribuzione della ricchezza, per ridurre le diseguaglianze e per generare
uno sviluppo equilibrato e strutturale e un’occupazione stabile".
Peccato che quest’armata
brancaleone abbia a cuore ben altri problemi e urgenze. Lo sciopero generale è
un modo per risvegliare le coscienze e dar luogo a quella rinascita del
sindacato e della sinistra in questo paese.
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