J’accuse del venerdì 15 aprile 2022 “volete il condizionatore o la guerra”, una frase del Presidente Draghi che entrerà nella storiografia ufficiale ma non nella storia!
J’accuse del venerdì 15 aprile 2022 “volete il
condizionatore o la guerra”, una frase del Presidente Draghi che entrerà nella
storiografia ufficiale ma non nella storia!
Che dire riflettendo su quella
frase, “volete il condizionatore o la guerra”? Le televisioni ufficiali e i
giornali pagati dai contribuenti italiani l’hanno definita come storica e verrà
citata negli annali di storia per le prossime generazioni. Io, invece, la vedo
come una frase sciagurata, vuota d’ogni valore politico e morale e ve lo spiego
brevemente. La tragedia a cui siamo assistendo è immane e talmente struggente
che non consente a nessuno di asserire delle battute di tale leggerezza. Noi
stiamo assistendo ad una guerra che poteva essere fermata già molte settimane
fa, se non ci fosse scelta la strada dell’invio delle armi all’Ucraina e delle
sanzioni graduali alla Russia. Questa stessa scelta si sta rivelando giorno dopo
giorno controproducente e pericolosa in quanto l’acuirsi e l’espandersi del
conflitto genera un crescendo di vittime e di distruzioni. Come si può
immaginare un futuro nel quale una cortina di ferro avrebbe diviso nuovamente
l’Europa in due parti? Avremo noi meritato questo pessimo risultato della
storia e delle nostre azioni, perché non abbiamo imboccato le vie e fatto le
scelte adatte perché esso sia migliore e goda di quella pace e di quella
prosperità che le nostre nazioni meriterebbero. Oggi la guerra sta minacciando
non solo l’ucraina ma anche coloro che nella guerra stanno apportando armi e sfide insostenibili.
La Russia avrebbe smesso o addirittura non avrebbe mai intrapreso il suo progetto
di annettere il Dombass, se in Europa ci fosse stato un clima di distensione e
di collaborazione basato sulla fiducia e il rispetto reciproco. Quello che non abbiamo visto e vediamo oggi nel continente europeo è una volontà di potenza
volta a piegare e a circondare i “presunti nemici”, siano russi, siano interni
all’Europa, siano infine facenti parte di quel retroterra nordafricano e
africano dove lo stesso occidente attinge le sue risorse spesso causando immani
danni a quei paesi e al loro ambiente. Il vero condizionatore in questa faccenda
è paradossalmente lo stesso autore de)la mediocre frase che rifiuta di rinunciare a quella
dimensione insostenibile e invasiva delle libertà altrui. La pace si può
conseguire con la nostra intelligenza e con la nostra capacità di autocritica e
di dialogo con chi la pensa diversamente da noi.
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