J’accuse di venerdì 1° aprile 2022 sulla puntata di Vespa, Porta a Porta del 31 marzo 2022- Univocità dell’informazione sulla guerra in Ucraina e le sue cause
J’accuse di venerdì 1° aprile 2022 sulla puntata di Vespa,
Porta a Porta del 31 marzo 2022- Univocità dell’informazione sulla guerra in
Ucraina e le sue cause
Da un po' di tempo evito di
guardare certe trasmissioni, soprattutto nella televisione pubblica, la nostra
Rai. Credo sia dovuto al fatto che avete anche voi notato il carattere univoco
e acritico. Purtroppo manca un vero giornalismo imperniato sull’onestà
intellettuale e sulla realità oggettiva. Quello a cui noi assistiamo
giornalmente è un monologo ripetitivo, un lavaggio del cervello e direi un’informazione di parte, vincolata ai
sacrosanti impegni del nostro paese in materia di difesa. Ma aldilà della
fedeltà alle nostre alleanze militari, in primis a quell’atlantica, lo spazio
di manovra dei nostri rappresentati al governo nazionale è molto limitato e la
cosa grave è che si riscontra oggettivamente nell’attuale compagine governativa
un totale appiattimento e una sudditanza cieca su delle posizioni qualificate di
rigore e fermezza e verità assoluta, ma che in realtà, non solo risultano controproducenti,
ma estremamente dannose per il nostro paese. Si sarebbe auspicato una maggiore
autorevolezza e aperture al dialogo e all’ascolto dell’altro, anziché le
offensive e poco garbate dichiarazioni nei confronti della controparte alle
quali abbiamo assistito. Non scenderò nei dettagli, ma tutto è ben noto a chi
segue lo sviluppo di quest’incresciosa e terribile vicenda bellica. Il
problema del nostro paese, al meno fin quando continuerà ad esserlo nei fatti,
è che la nostra indipendenza politica è vincolata da regole e subalternità, molto
discutibili e addirittura in questa situazione di guerra tra Russia e Ucraina,
risultano apertamente confliggenti con i nostri interessi nazionali, sebbene
siano ereditate da sconfitte e incapacità croniche dalle nostre classi
dirigenti.
In questo clima politico appena
descritto, noi rileviamo l’univocità dell’informazione sul conflitto
russo-ucraino, e addirittura, come ho avuto modo di constatare nella
trasmissione di Vespa, del 31 marzo 2022, una certa ostilità verso chi esprime
analisi e idee diverse dagli ospiti istituzionali del suo prestigioso salotto.
Ieri sera, il giornalista dott. Vespa ha invitato ad esprimere la sua opinione
un certo avvocato italiano che vive stabilmente a Mosca. Dopo averlo
presentato, l’avvocato è intervenuto esponendo le sue idee sulla situazione.
Ovviamente le sue analisi erano ben distanti da quelle degli ospiti invitati nello studio Vespa. Nel mentre
parlava, egli è stato interrotto più volte sia dai rappresentanti del governo sia dai
tecnici onniscienti presenti. Per un
attimo si è percepita la tensione sui volti di chi non volevano sentire l’altra
voce, o l’altra verità. L’avvocato era mortificato, poverino. Alla fine uno degli
ospiti ha osato addirittura dirgli. “Vorrei salvarla…!”. Da che cosa poi? Gli risponderei! Vespa dopo averlo
fermato e duramente replicato, ha chiuso il suo sfortunato collegamento con Mosca Insomma, uno schifo. La cosa più
raccapricciante è che tutto questo avviene in una trasmissione pubblica, fatta
con i soldi pubblici, non rispettando. Vorrei, infine, far notare come in
questa fase buia che attraversiamo, come le televisioni private del cavaliere
abbiano dei programmi che sono molto più oggettive con contraddittorio e
libertà d’espressione, quello che non riscontriamo nelle televisioni Rai. La
libertà di pensiero è fondamentale in una democrazia.
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