J’accuse del 18 giugno 2022 sull’ostinazione dei leader occidentali ( Tre Moschettieri) a proseguire le guerre con la Russia
J’accuse del 18 giugno 2022 sull’ostinazione dei leader occidentali ( Tre Moschettieri) a proseguire le guerre con la Russia
Questo mio J’accuse è breve come
un raggio di sole. Seguendo la più intensa delle poesie di Quasimodo. Avrei
auspicato che questa visita dei tre moschettieri (Macron, Scholtz e Draghi) della politica continentale europea che sono attualmente a Kiev mirasse proprio a trovare una soluzione alla guerra in
Ucraina. L’obiettivo prioritario, anche alla luce delle carestie che si preannunciano a causa del blocco imposto all’export del grano, dovrebbe essere quello
di risparmiare al popolo ucraino, e all’intera umanità, ulteriore spargimento
di sangue e illusioni. In realtà, amici di J’Accuse, la continuazione di questa
guerra è una follia tout court, dal
momento che essa non verrà mai vinta anche se si verdicasse il caso sciagurato
di un’implosione della federazione russa. Qualunque esito presenterebbe degli
scenari catastrofici ingestibili e carichi di pericoli e rischi per la pace e
la sicurezza internazionale. Avremmo voluto che si trovassero degli accordi con
la Russia, la quale non può, in ogni caso, essere umiliata e marginalizzata come
lo si sta facendo da quando è scoppiato questo conflitto. La virulenza delle
parole usate dall’ex presidente russo Medvedev nei confronti dei popoli
occidentali la dice lunga sullo stato pessimo e grave delle relazioni tra
Occidente e Russia. In verità questa guerra oppone non solo l’Ucraina alla
Russia ma è diventata una guerra di leadership e di conservazione o cambiamento
dell’ordine internazionale, fondato sulla supremazia degli Stati Uniti d’America
e sulla centralità del dollaro nei mercati internazionali. Vincere o perdere
questa partita significa cedere lo scettro a chi, legittimamente e giustamente
non si riconosce più, nell’ordine mondiale occidentale. Un tempo si diceva che
la seconda guerra mondiale opponeva le dittature alle democrazie, oggi invece questa
è una sporca guerra innescata da un processo politico che mirava ad estendere
la sfera d’influenza laddove gli interessi sono stati storicamente russi. Se i
nostri moschettieri occidentali fossero stati così lungimiranti, avrebbero
previsto il punto di rottura con la Russia e l’avrebbero evitato. Invece si
continua a sbagliare e a portare il mondo verso il baratro.
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