J’accuse del 28 giugno sul concetto di democrazia nello scontro in atto tra cosiddette democrazie occidentali e regimi totalitari ( America e Russia)
J’accuse del 28 giugno sul concetto di democrazia nello scontro in atto tra cosiddette democrazie occidentali e regimi totalitari ( America e Russia)
“Questa è la servitù allo stato puro: esistere come strumento, come cosa”. Herbert marcuse
La democrazia è quella forma di
governo dove la sovranità è esercitata, direttamente o indirettamente, dal
popolo, generalmente identificato come l'insieme dei cittadini che ricorrono in
generale a strumenti di consultazione popolare; Ora se mettiamo sotto esame la
democrazia americana, i cui presiedenti vanno pomposamente dicendo che sono
loro la patria del diritto e della democrazia ci renderemo piano piano conto delle
contraddizioni e delle incongruenze di tale sistema. Sebbene i rappresentanti del popolo al congresso
americano sono eletti dal popolo, lo stesso congresso rimane soggetto ai forti
condizionamenti dei lobby che
esercitano un potere enorme sulla determinazione dell’indirizzo politico, nonché
sul potere legislativo. Lo stesso sistema a cui fa capo la singola elezione del
singolo rappresentante la dice lunga su un principio irrinunciabile nella
democrazia: vale a dire la parità tra cittadini. In questo modo i due partiti
maggiori del sistema americano, Democratici e Repubblicani, che s'alternano al potere, senza consentire una vera opposizione parlamentare, sono loro a scegliere, così come avviene nelle democrazie europee tra l'altro, i candidati
da mandare ora alla Camera e ora al Senato. La cosa, però, più sconcertante è
il peso dei Lobby, ossia dei poteri forti, nelle loro svariate declinazioni istituzionali e ideologiche, e la sua influenza sull’esercizio
del potere sia da parte del presidente sia in seno Congresso. Questo, in
breve, la dice lunga, sul funzionamento, ovviamente imperfetto e spesso
fuorviante, di una democrazia, la quale risulta è tutt’altro come dicevano i
greci: potere esercitato dal popolo. Tutti gli altri strumenti previsti non hanno un reale peso, se non sono condivisi e promossi da un gruppo consistente di rappresentanti. La stessa costituzione di commissioni d'inchiesta necessita una determinata maggioranza e un volere politico. E infine la stessa procedura d'impeachment contro il presidente è qualcosa che richiede una determinata maggioranza qualificata sia alla camera che al senato.
Ho voluto fare questa premessa in
questo contesto dove s’oppongono nuovamente i cosiddetti sistemi democratici a
quelli accusati di dittatura e sopruso. In verità mentre l’evoluzione della cosiddetta
democrazia russa è stata lenta e condizionata da eventi e cause interni e
internazionali, in occidente, la stessa democrazia, così come la conosciamo,
nelle sue svariate espressioni politiche e istituzionali, è in profonda crisi.
Essa è caratterizzata da un diffuso astensionismo e allontanamento dei cittadini
dalla politica che si traduce sovente nella non partecipazione alle consultazioni
elettorali e nella sfiducia totale verso chi governa in maniera clientelare e
assolutamente dittatoriale tali sistemi. Lo stesso quarto potere, così
chiamato, è connotato dalla sudditanza di chi fa informazione verso chi governa.
Questa stessa accusa viene rivolta ai russi di non consentire la libertà d’espressione,
allorché la stessa facoltà di fare informazione e lo stesso diritto d’espressione
è consentito nella stragrande maggioranza dei casi a chi ha un’opinione
conforme a chi governa. Gli stessi mezzi d’informazione sia audiovisuali, sia
scritti sono in gran parte o nella totalità dei casi, sia in America che in Europa, sono
nelle mani dei privati e degli enti governativi che controllano l’informazione, la selezionano e orientano in questo modo la formazione delle loro opinioni
pubbliche.
Lo scontro tra occidente cosiddetto
democratico e Russia ha messo luce su un aspetto della democrazia rimasto in qualche
modo latente: si possono affidare i nostri destini a coloro che non rispondono
ai loro popoli ma a delle cupole segrete: lobby che disprezzano i popoli e non
rispondono affatto alle gravi intromissioni e condizionamenti che esercitano
sui poteri esecutivi “democraticamente eletti”? Vi darei un solo esempio
lampante e lapalissiano: l’uscita del signor Di Maio dal M5S e la costituzione
di un partitino del futuro è frutto non solo dell’incoerenza politica del
soggetto in questione, ma è ciò che viene fatto ogniqualvolta, (dalle regie nascoste della democrazia occidentale), si vuole
riprendere quel potere nelle mani di coloro che lo esercitano in maniera
arbitraria. Così, la democrazia ha i suoi limiti e le sue profonde incoerenze. Possiamo noi dare lezione di democrazia quando noi stessi, la
esercitiamo senza rispettare il popolo e la rappresentatività popolare. La
guerra tra Russia e Ucraina è lo specchio che fa paura all’occidente, perché
non riusciamo ad essere noi stessi, ad eccellere e a dare l’esempio con i nostri sistemi. Le menzogne
che vengono ripetute e la stessa propaganda non fanno più la differenza ma
causano ulteriore indifferenza verso chi ci sta portando verso il punto di non
ritorno, senza pudore e senza un esame di coscienza. La peggiore carestia non è
quella della mancanza del grano ma della fine dell’uomo che rispetta la dignità
del suo simile.
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